domenica 11 gennaio 2009

The Orphanage

The Orphanage è un horror spagnolo, il che sulla carta non depone esattamente a suo favore (ho ancora in mente esecrabili schifezze come Darkness e altri di cui ho fortunatamente rimosso i titoli), ma, incuriosito dal poco che avevo visto in merito, ho deciso di guardarlo ugualmente e correre il rischio.
Stranamente, non sono andato incontro all'ennesima delusione, perché si tratta di un film ben costruito, anche se non perfetto, a cui la definizione di horror in effetti sta strettina.

Protagonista indiscussa è Laura, una ragazza orfana che viene adottata e, anni dopo, cresciuta e sposata, compra lo stabile dell'orfanotrofio in cui ha vissuto - di fronte a un faro ormai spento, così come l'orfanotrofio stesso è chiuso - e va a viverci con l'intenzione di trasformarlo in una casa famiglia per bambini disabili.
La stessa Laura ha adottato un bambino, Simòn (si pronuncia come è scritto, l'accento l'ho messo io per comodità però), un ragazzino fantasioso e vivace che gioca tutto il tempo con due amici immaginari.

Primo ed unico spoiler warning - anche se non svelerò i punti chiave della trama, da qui fino alla fine dello spoiler non leggete se non volete rovinarvi la sorpresa!!!

Un giorno, Laura riceve la visita di una donna anziana che dice di essere un'assistente sociale interessata alla situazione di Simon, Benina (si pronuncia "Benigna", e in quest'ottica è il nome più antitetico che personaggio abbia mai avuto). Questa rimarca il fatto che Simon è sieropositivo e che ha bisogno di molte attenzioni, Laura non capisce perché glielo debba far notare visto che lo sa benissimo e alla fine la congeda. Quella stessa notte, però, vede la vecchiaccia (termine che una volta tanto non inserisco io ma viene veramente usato nel film ^__^) aggirarsi per il suo giardino con una pala e sparire nel bosco.
Dopo quella notte, e a partire da una visita alle grotte sotto il faro, Simon inizia ad avere altri amici immaginari, ben sei, capitanati da un certo Tomàs e desiderosi di giocare con lui un'inquietante quanto ingegnosa caccia al tesoro, che allarma terribilmente Laura, convinta che sia stato Simon a organizzare tutto.

Il giorno in cui i primi ospiti della casa famiglia arrivano, Laura litiga con Simon che vorrebbe mostrarle qualcosa proprio in quel momento. Lei va via, e da quel momento non vede più suo figlio: scomparso nel nulla.
Lottando contro le ipotesi di tutti, compreso suo marito, Laura si convince che gli amici immaginari di suo figlio non siano poi tanto immaginari e che siano loro i responsabili della sparizione di Simon.
Indagando, viene a conoscenza di una terribile verità sul passato dell'orfanotrofio, risalente a poco dopo la sua adozione, e su Benina, che però viene uccisa davanti ai suoi occhi in un incidente con un camion prima che lei abbia modo di parlarle ed estorcerle la verità.

Alla fine, Laura rimarrà sola a confrontarsi con gli inquietanti fantasmi del passato, solo per scoprire alla fine che le cose non stanno esattamente come sembrano e che non sempre gli spettri sono presenze maligne, anche se purtroppo lo scoprirà troppo tardi.

Fine possibili spoiler

The Orphanage ricorda a tratti le atmosfere di Fragile, fuse a un pizzico di The Others. Ci sono alcuni punti con lievi incongruenze, ma nell'insieme sono perdonabili, e il finale dolceamaro è una ventata di aria fresca, che lascia un po' di, appunto, amaro in bocca, ma è alla fine la conclusione più degna della vicenda considerandone lo sviluppo fino a quel punto.
Una visione consigliata, non propriamente e solo agli amanti dell'horror classico, ma più in generale.

2 commenti:

Sean MacMalcom ha detto...

Mmmmm... sembra interessante!
Se solo mi piacesse il genere non lo perderei!!!

P.S. Ma Darkness era per caso quello con Anna Paquin? Non l'ho visto ma mi sembra di ricordarne le pubblicità...

CMT ha detto...

Sì, era quello con Anna Paquin, ed è un bene che tu lo sappia perché, come si suol dire... se lo conosci lo eviti! ^__^