domenica 31 maggio 2009

Intanto che...

Domani, o forse dopodomani, avrò il tempo e la lucidità mentale per fare un post sulla STICCON, intanto però vorrei segnalare un piccolo dettaglio. Se qualcuno di voi ha visto il piccolo servizio proprio sulla STICCON fatto quest'oggi dal TG5 nell'edizione delle 13.00 (e che io probabilmente mai avrei saputo fosse stato trasmesso se non me l'avesse segnalato Pierpaolo), avrete notato che a un certo punto sono state intervistate delle persone sedute a un tavolo (un tale con barba e occhiali e uniforme gialla, un altro con la testa rasata e una canottiera nera). Bene, dalle immagini non si capisce ma i due sono seduti di fronte, e ancor meno si capisce che dall'altro lato del tavolo, in piedi e misericordiosamente fuori campo, c'ero io, a supervisionare la partita al mio gioco "Le Lacrime dei Profeti" che loro (e l'altro ragazzo inquadrato ma non interpellato) stavano giocando ^___^

mercoledì 27 maggio 2009

Il tempo, il cielo e Cielo, il tempo!



Quest'oggi, stranamente come previsto, il cielo si è oscurato e il caldo è stato temporaneamente mitigato da un bel temporale che ha fatto scendere di quasi dieci gradi la temperatura.
All'uscita dall'ufficio sono stato accolto dal suggestivo cielo che si può vedere qui sopra, ma in realtà ora sta rispuntando il sole e la temperatura sta già ricominciando a salire.
Fortuna che, in un modo o nell'altro, nei prossimi giorni, alla STICCON, starò per lo più al coperto, tra treni, centro congressi e albergo, salvo qualche passaggio che, mi auguro, farò all'asciutto.
E questo per la prima metà del titolo...
La seconda deriva dalla mia ferale scoperta che il treno che dovrò prendere per andare da Rimini a Bellaria domani sera, alle 20.20... è l'ultimo treno della serata! @___@
Il problema è che non ho molto tempo per prenderlo, solo quindici minuti, di conseguenza devo sinceramente augurarmi che l'EuroStar Bari - Rimini non si azzardi a ritardare, o mi troverò seriamente nei pasticci... @___@

OK, no, correggo, mi troverò più che altro in ritardo e costretto a prendere un autobus, cosa odiosa ma sopportabile (spero comunque che non accada!)

giovedì 21 maggio 2009

Inizio a odiare l'Africa

... e l'aver passato mezza mattinata e l'intero pomeriggio a rivedere per l'ennesima volta i conteggi di un lavoro fatto in Africa non è che aiuti, ma meno che mai aiuta la sparata che mi sono beccato dal capo in apertura di mattinata...
- "Perché hai usato i soldi di quella fattura per fare questa operazione??!??!" (non tipo jena ma sulla buona strada)
- "Perché me l'ha detto lei prima di partire." (calmo come un muro di mattoni)
- "No, io avevo detto che dovevamo usarli per pagare le provvigioni degli agenti."
- "No."
- "Sì."
- "Assolutamente no."
- "Sì, e quando arrivavano gli altri soldi dovevamo fare l'operazione che hai fatto tu."
- "No, il contrario"
- "Hai capito male, prendi gli appunti."
Prendo gli appunti, frutto sudato di un precedente pomeriggio speso a rifare sempre gli stessi conti, e c'è una bella nota manoscritta di suo pugno che, inutile a dirsi, dice esattamente quello che stavo dicendo io fin dall'inizio.
- "Vedi, avevamo scritto che... (legge, pausa) Eh, però tu dovevi immaginare che visto che gli altri soldi non sono ancora arrivati dovevamo fare prima il pagamento."
- "Ma gli altri soldi arriveranno a inizio Giugno, e lo sapevamo fin dall'inizio" (tant'è che c'era scritto pure quello nella nota...)
- "Ma io avevo promesso che pagavo le provvigioni appena arrivavano questi."
- "Sì, e l'ha detto a XXX che me l'ha detto ieri dopo che queste operazioni erano state fatte da un pezzo..." (a parte che poi, voglio dire, anche me l'avesse detto prima chi se lo filava se io comunque avevo altre disposizioni???)
- "Di queste cose non si capisce più niente"

Amen e No Comment.

mercoledì 20 maggio 2009

Invasion of the Spiders - Live

Probabilmente ben sapendo quanto avessi apprezzato il film che dà il titolo a questo post, e approfittando del mio giorno di ferie estemporaneo di ieri, alcuni "simpatici amici" a otto zampe devono aver pensato bene di reinscenarlo a mio uso e consumo nel mio ufficio, che da questa mattina è pieno di quei classici ragnetti rossi estivi grossi quanto un punto di penna, che in realtà neanche sono ragni ma un qualche genere di afidi per quanto ne so.
Vero è che i ragni mi sono sempre stati simpatici come animali, non posso però dire lo stesso di queste cose zampettanti che mi passano davanti ogni trenta secondi, camminando allegramente su monitor, fogli e ripiano della scrivania (quel poco su cui è possibile camminare), e in alcuni casi finendo pure, volontariamente o meno (da parte mia, non loro, dubito siano kamikaze), spiaccicati sugli stessi (e c'è da dire che pare abbiano una quantità di sangue nettamente superiore alle loro dimensioni fisiche effettive, saranno degli emo-tesseratti?).
Finora, uno solo ha dimostrato una certa dose di educazione, e da ore se ne sta immobile poco sotto il pulsante di reset del PC, dove dà un tocco di colore senza infastidire nessuno. Quello sì, sono disposto anche ad adottarlo.

domenica 17 maggio 2009

Dal profondo delle tenebre

Come accade spesso, il titolo italiano di questo film non ha niente a che vedere con l'originale ("Beneath still waters"), né tantomeno con la trama del film.
A ben vedere, comunque, neppure il film deve aver avuto molto a che fare con la trama del film, o si sarebbe rifiutato di farsi girare, perché perde acqua come un colabrodo... -___-
C'è da dire che il il tutto non è realizzato male, è proprio la sceneggiatura che ha dei buchi non indifferenti, e per spiegarli devo raccontare gli eventi in ordine cronologico, piuttosto che in quello con cui li si vede nel film.
Nel 1964, la cittadina spagnola di Marienbad è nelle mani di una specie di setta satanica guidata da un tale Mordecai Salas, che ha evocato una potenza oscura e possiede un libro dai poteri occulti (solita storia, insomma). È curioso il fatto che, stando a chi racconta la storia, "la setta aiutò molte persone in città". Ah. Vabbe'...
Fatto sta che il sindaco della cittadina decide di approvare il progetto di una nuova diga con l'intenzione di sconfiggere la setta (sì, non è un piano che abbia senso, me ne rendo conto) dopodiché entra con un prete e un altro tipo non meglio definito nella sede della setta in questione, dove sono riuniti tutti gli adepti, e, armato di crocifisso e fucile, li incatena (a Mordecai lega anche le mani e incappuccia la testa), porta via il libro (che seppellisce in una chiesa sotto una pietra a cui poi poggia sopra un crocifisso) e li lascia lì in modo che vengano sommersi quando la diga inonderà quella parte della città (quest'uomo era un genio, ammettiamolo...)
Una settimana prima della data dell'inondazione, due ragazzini vanno a giocare nella parte chiusa della città in barba alle recinzioni. Attratti da una strana luce, entrano nella casa in cui si trovano i cultisti (che non sono ancora morti di fame o di sete e stanno lì a lagnarsi come dei deficienti). Uno dei due bambini libera le mani di Salas (cosa che in realtà avrebbe potuto fare chiunque dei presenti visto che avevano sufficiente libertà di movimento) e questo lo ringrazia ammazzandolo (gli infila le mani in bocca e gli scardina la parte superiore del cranio) e poi apre a mani nude il collare di metallo che gli era stato messo dal sindaco.
Ora, ci si aspetterebbe che qualcuno in grado di fare questo avrebbe dovuto essere perfettamente in grado di liberarsi anche dalle corde ai polsi, ma pare di no. Ci si aspetterebbe che una volta libero lui liberi gli altri e recuperi il suo libro, ma no. In concreto non si capisce proprio cosa faccia, ma di certo la diga viene completata, la cittadina inondata e tanti saluti (e questo, notare, non sposta di un solo centimetro la croce poggiata sulla pietra in chiesa...).
Quarant'anni dopo, il sindaco è morto, la nuova città sorta intorno alla diga prospera, e la nipote del sindaco, Clara, ha visioni (orribili peraltro) di suo nonno che la avverte che "lui sta arrivando" e che "lei ha la forza di resistergli".
Intanto si verificano strani eventi: un ragazzo viene risucchiato nel lago artificiale da delle alghe e un reporter che è arrivato in città per un reportage fotografico (Dan) scopre immergendosi una strana corrente e un misterioso bagliore. Durante le ricerche del corpo del ragazzo, un poliziotto viene fatto a pezzi da... be', in effetti da nulla, in un'inquadratura è integro e in quella dopo è a pezzi, e intanto il supervisore della diga ha un incontro ravvicinato con una specie di zombi acquatico che non si capisce bene chi dovrebbe essere (ma presumibilmente qualcuno che lui conosceva) e che lo decapita. In tutto ciò, la diga inizia a mostrare pericolose crepe di cui nessuno pare interessarsi neanche lontanamente.
Dan e la figlia del sindaco vanno a trovare Luis, il bambino sopravvissuto alla simpatica scampagnata, il quale racconta loro tutta la storia della setta (che non si sa bene come faccia a conoscere). I due non se lo filano neanche di striscio e stanno per abbandonarlo, ma lui minaccia la donna con una spada (ridicola) e li costringe a portarlo... be', non si sa, perché lungo la strada compare dal nulla Salas e dà inizio alla scena più idiota di tutto il film...
Salas, fermo in mezzo alla strada, strappa Luis fuori dalla macchina con... uhm... la telecinesi?... e prima lo costringe a tagliarsi (credo i tendini ma è arduo dirlo) con la sua spada (che tutto è fuorché tagliente e si vede lontano un miglio), poi lo fa svolazzare in giro, poi ci parla, poi non riesce a impedirgli di ferirlo al collo, poi lo ammazza e gli apre la testa in due (ancora!)... insomma cinque minuti buoni in cui i due deficienti in macchina se ne stanno lì seduti a non fare assolutamente niente! Solo dopo che Luis è evidentemente morto, Dan esce e urla contro Salas (mah!)
Lui potrebbe ucciderlo, ma siccome già sappiamo che quest'uomo è tutto fuorché sensato, gli punta un dito contro ordinandogli di dimenticare tutto e andarsene, e insultandolo già che c'è. Poi Punta un dito contro la donna e la ricopre di ingiurie così, tanto per, oltre a informarla che intende ingravidare sua figlia Clara (e a noi?)
A lei non ordina di dimenticare quello che ha visto, ma fa poca differenza perché comunque anche Dan non si dimentica niente né se ne va, ma anzi parte in missione convinto di sapere come fermare Salas (come poi abbia capito come farlo è un mistero che resterà tale).
Ora, succedono anche parecchie altre cose, ma sono irrilevanti ed eviterò di parlarne, concentrandomi sugli eventi principali.
Salas va da Clara e la affascina dicendole che può darle la vita immortale, la porta a una romantica passeggiata sul lago (letteralmente sopra il lago), poi cerca di ammazzarla aprendole la testa in due (è vizio... e poi, non la voleva ingravidare? Ma la mamma non gli ha mai spiegato niente a questo?), ma lei ha una visione del nonno che le dice che "ha la forza di resistere" e quindi, giustamente, resiste.
Intanto la diga inizia a cedere, ma Dan ha recuperato il libro e lo ha portato nella casa dove erano imprigionati i membri della setta, che stanno iniziando a risvegliarsi come zombie (ma tanto sono ancora incatenati, per cui...) e dove si è formata non solo una provvidenziale bolla d'aria ma anche una bella fiamma in cui intende buttare il libro per distruggerlo (bastava così poco? Farlo prima invece di metterlo sotto una croce no?), ma gli compare suo figlio (morto anni prima in un incidente sul ghiaccio), al che lui lo abbraccia e il libro esce dalla sua mente. Ne esce, vale a dire, finché il geniale bambino non se ne viene fuori con "Ti prego, non bruciare il libro", e quindi lui, chiaramente, lo fa.
Salas affonda, Clara pure, ma Dan la recupera risalendo, e la diga smette di perdere. Sì, esatto, la crepa è ancora lì ma non esce più acqua.
E la cosa sarebbe già abbastanza scema così anche senza aggiungere il geniale tocco conclusivo di un bambino che non c'entra un tubo con l'intera faccenda a cui all'improvviso vengono gli occhi gialli come Salas. Subito dopo la diga cede (l'unica cosa sensata della storia, alla fine dei conti), titoli di coda.
Mah!

sabato 16 maggio 2009

Discarica PComunale

È dalla scorsa settimana, dopo aver visto "Push", che mi sono ripromesso di andare in cerca di un racconto che avevo scritto molto tempo fa, e che aveva delle somiglianze con la trama di base del film in questione.
Per "molto tempo" intendo davvero "moooooooooooooooooolto tempo", tornando indietro all'epoca in cui ancora esistevano il Komics Club che dà tuttora il nome al mio PBEM, e il suo "organo di informazione", la fanzine "Ora Zero", a cui si sarebbe da lì a poco (e per poco) affiancata una seconda fanzine di pura narrazione, "Verses", che conteneva storie prodotte da vari autori e ambientate in due distinti universi narrativi, uno quello Marvel (ma nel futuro, per la precisione nel 2015) e uno originale.
Il racconto in questione era stato il primo in assoluto di quest'ultimo, pubblicato su Ora Zero prima della nascita di Verses, e gettava le basi per l'esistenza dei paranormali che sarebbero poi stati protagonisti delle varie vicende.
Mi era appunto venuta voglia di recuperarlo, anche se ho continuato a rimandare e dimenticarmene alternativamente fino a oggi (ovviamente nel momento in cui si supponeva facessi tutt'altro, ma tant'è... :P).
Va da sé che il posto più logico dove iniziare a cercare un file sia l'Hard Disk del proprio PC.
È lì che ho (ri)scoperto di non avere un HD ma una sorta di discarica di file di ogni genere e sorta...
L'inizio è stato facile: cartella dei racconti, ma ovviamente non c'era.
Cartella superiore, e qui le cose iniziano a diventare complesse... immagini che non ricordavo esistessero, glossari per vecchi lavori di traduzione (nonché i vecchi lavori di traduzione), curriculum vitae di forse metà della popolazione mondiale tra sorella, cugini, parenti e amici vari (nonché qualche emerito sconosciuto che immagino fosse amico di qualcuno dei precedenti), articoli, lettere, dichiarazioni di non so che genere (e non ho al momento intenzione di scoprirlo), lezioni di inglese risalenti a quando tenevo il corso in azienda (con tanto di esercizi), file etichettati con nomi di persone che non conosco (incluso un "Leonardo" che proprio non so chi possa essere, non avendo mai conosciuto nessuno con questo nome), tabelle e regolamenti per sistemi di giochi di ruolo iniziati e mai finiti...
Eviterò accuratamente l'elenco di quello che ho trovato nel resto del disco, fatto sta che c'era di tutto fuorché quello che cercavo.
Colto da un'improvvisa ispirazione, ho aperto il cassetto in cui tengo i dischetti (floppy... sì, l'ho detto che era roba vecchia!) dove archiviavo il materiale a quell'epoca (il mio primo PC aveva ben 128Mb di Hard Disk...) trovandone uno promettente... l'ho inserito nel PC e ho scoperto che sì, probabilmente i file erano tra quelli... peccato fossero in formato Microsoft Works... @__@
Dopo essere riuscito ad aprirli (l'unica cosa buona che Word abbia fatto negli ultimi tempi da quando si rifiuta di lavorare con l'inglese), ovviamente ho scoperto che c'erano i racconti del 2015, ma solo quelli...
Mi sono così passato in rassegna non so quanti dischetti, trovando tra le altre cose un assurdo nonsense sui supereroi che avevo creato all'epoca (peccato non abbia un gran senso per chi non li conosce o lo pubblicherei, è talmente idiota da far ridere :P), un raccontino su Fenice che ero sempre stato convinto di avere anche sull'Hard Disk e invece non avevo, copie dei racconti che invece HO sull'Hard Disk, vecchi articoli della fanzine e infine (ma proprio infine, era l'ultimo dischetto) tutto il materiale di quel famigerato universo narrativo.
Tutto, vale a dire, tranne quell'unico racconto che stavo cercando... -___-

venerdì 15 maggio 2009

Comunicazione di pubblica utilità

Per chi non fosse un frequentatore dell'altro blog, o non si fosse fatto incuriosire dal nuovo bannerino in toni di azzurro che vi è recentemente comparso, ho il piacere di segnalare che Sean MacMalcom ha creato Lulu.com Italia, un social network non ufficiale per autori che hanno pubblicato (o pubblicano) con Lulu.com, ma anche per semplici lettori.

mercoledì 13 maggio 2009

Inquietanti coincidenze numeriche

Oggi mi sono messo ad annotare i codici di viaggio dei biglietti per Rimini sul palmare. Va detto che, trattandosi di un viaggio che ripeto con una certa frequenza, ho già una nota apposta in cui mi limito a modificare i codici di volta in volta (e in questo caso anche gli orari, purtroppo).
Fatto sta che leggo i numeri di carrozza e posto per il viaggio di andata: Carrozza 5, posto 106.
Guardo la nota per modificarli... solo che non serve perché già a Settembre scorso avevo avuto Carrozza 5, posto 106... e già allora non avevo dovuto fare modifiche perché nel viaggio precedente, a Maggio... sì, Carrozza 5, posto 106... Ma aspettano me per assegnarmi sempre quello? Con tutto che questa volta non sarà neppure lo stesso treno? ?___?

Sul viaggio di ritorno le cose cambiano un pochino, ma giusto un pochino. A Settembre avevo Carrozza 6, Posto 15. Questa volta Carrozza 5, Posto 16 (ora, notare anche che tra 16 e 106 c'è giusto uno 0 di differenza...)

martedì 12 maggio 2009

È deciso

Il tempo passa, Maggio è quasi a metà, la STICCON è tra poco più di quindici giorni e ho capito che o mi metto io di testa e decido quando andarci o se aspetto un minimo di collaborazione esterna mi posso impiccare prima... indi per cui ho stabilito che partirò comunque Giovedì 28 (ma di pomeriggio anziché di mattina, così al mattinio potrò venire in ufficio, sistemare le necessità del momento e impartire dettagliate istruzioni per quello che potrebbe succedere il giorno dopo) e rientrerò la domenica mattina, cosicché il mondo esulterà per la continua riuscita della sua congiura per non farmi mangiare le lasagne dello Sporting, e mi toccherà un rientro in autobus anziché in treno (sulla tratta locale, vale a dire, non da Bellaria !__!), ma comunque sarò in ufficio Lunedì pronto ad affrontare l'inizio del mese (poi Martedì riposo, se non altro).
La decisione è stata comunicata a metà dei chi di dovere, ora resta da prenotare l'albergo (facile) il treno (appena un po' più difficile) e organizzare tutto entro la data di partenza.

domenica 10 maggio 2009

Push

Un film che sarebbe interessante se... ma andiamo con ordine.
Nel mondo ci sono persone dotate di poteri paranormali, che vanno dalla telecinesi alla veggenza alla capacità di manipolare le menti altrui convincendole di cose che non sono reali.
Un'organizzazione governativa, la Divisione, raccoglie queste persone e sperimenta su di loro un farmaco che amplifica le loro capacità (o almeno lo farebbe se non fosse che le cavie muoiono all'istante...) con l'intenzione di usarle come armi umane.
Unica sopravvissuta all'iniezione, una ragazza di nome Kyra (una manipolatrice di menti giustappunto) riesce a fuggire dallo stabilimento della Divisione rubando una dose di farmaco. Sulle sue tracce si mettono oltre alla Divisione una sorta di mafia cinese potenziata e Nick, un ragazzo telecinetico (poco allenato) il cui padre è stato ucciso dall'agente Carver della divisione dieci anni prima, accompagnato dalla giovanissima Cassie, una veggente la cui madre è prigioniera della divisione (ma non ha subito esperimenti col farmaco, chissà perché).
Sono questi ultimi a trovare la ragazza che, si scopre, ha avuto una passata relazione con Nick (lui non sapeva chi stessero cercando prima dell'incontro) e si è fatta cancellare la memoria per rendere più difficile trovarla (in realtà ci riescono cani e porci e non si capisce cosa c'entri la memoria col trovarla o meno) e soprattutto nascondere il luogo in cui ha lasciato la valigia con il farmaco.
Il nemico più formidabile del terzetto è la veggente cinese che devono affrontare, in grado di vedere le loro intenzioni. Per sconfiggerla, Nick attua un piano complesso: scrive a ognuno degli alleati che si è procurato strada facendo una lettera di istruzioni dicendo loro quando aprirla esattamente, poi si fa cancellare dalla memoria il fatto di aver scritto le lettere. In questo modo ognuno saprà cosa deve fare solo un attimo prima di farlo, neutralizzando la veggente.
Parte del piano prevede che Kyra si faccia riprendere dalla Divisione, infatti pur avendo resistito al farmaco ha necessità di un'altra iniezione (diversa) per stabilizzare le sue condizioni e non morire, ma mentre è lì Carver, un manipolatore anche lui, la convince di essere sempre stata un'agente della Divisione e che la sua storia con Nick è falsa.
In tutto questo si scopre man mano che la madre di Cassie ha praticamente organizzato l'intera storia da dietro le quinte più di dodici anni prima grazie ai suoi poteri di veggente.
Insomma, c'è di tutto: intrighi, piani complessi, colpi di scena, azione (splendida la sparatoria tra due telecinetici con le pistole che svolazzano in aria per conto proprio).
Quindi che c'è che non va?
C'è che purtroppo l'intera trama ha delle falle grosse come quella del Titanic, a cominciare dal concetto di base.
Vediamo... il succo del discorso è che il governo sperimenta un farmaco letale su persone dotate di poteri per amplificarli. Premettiamo che, dato quello che si vede nel film, non esiste la benché minima ragione di amplificare i loro poteri che sono decisamente più che efficaci così come sono, ma anche ammettendo il contrario che senso può mai avere continuare a fare esperimenti ammazzando delle potenziali risorse allo scopo di migliorarle? Non è comunque meglio tenersele come sono?
Oltretutto, dopo che i poteri di Kyra vengono amplificati non sembrano diventare poi questa gran cosa. Sì, controlla senza neanche dover parlare ben quattro uomini, ma Carver fa la medesima cosa con due senza farmaco, non è questa stratosferica differenza.
Passiamo alla seconda iniezione di Kyra: a quanto pare sono necessari degli immunosoppressori perché il farmaco non la uccida a posteriori, ma se è così (a parte che ci si chiede come facciano a saperlo visto che in genere le loro cavie muoiono sul colpo), per quale cavolo di ragione non li somministrano simultaneamente al farmaco? Magari avrebbero un tasso di mortalità leggermente più basso, no...?
Poi c'è il piano di Nick. Certo, è interessante e di sicuro dà alla trama quella giusta dose di complicazioni imprevedibili ma... semplicemente non è plausibile. Nick fa affidamento su eventi e tempistiche che non può in alcun modo prevedere, quindi o il suo vero potere non è la telecinesi ma una fortuna sfacciata, o non si spiega come le cose vadano proprio come lui immaginava che avrebbero fatto (e no, non è opera di Cassie, neanche lei conosce il contenuto delle lettere).
Ciliegina sulla torta, la famosa siringa di farmaco: Kyra ha rubato al volo una siringa quando è fuggita, ma poi a quanto pare è riuscita a metterla in un contenitore di plexyglass della misura adatta che poi ha inserito in una valigia con l'interno sagomato... mica male come capacità operativa di qualcuno che si suppone essere in fuga disperata... avrà anche avuto il tempo di fermarsi a fare la manicure già che c'era?

martedì 5 maggio 2009

È Primavera...

... e se le bambine riescono a svegliarsi buon per loro, a me sinceramente riesce sempre più difficile, specie considerando le mie nottate di interminabili dormiveglia.
Comunque è Primavera... a dire il vero è Primavera già da un mese e mezzo, ma meteorologicamente pare non essersene accorto chi di dovere, perché il clima, lungi dall'essere primaverile, è invernale e/o estivo a fasi alterne, non di rado nello stesso giorno (o anche nella stessa notte).
Io che lo sia me ne accorgo oggi (anzi, ieri) dai tanti piccoli segni dell'arrivo della "bella stagione", come i colleghi che fanno capannello in cortile durante la pausa pranzo, o la finestra del mio ufficio che viene regolarmente abbandonata aperta a orari antelucani in modo che la stanza mi accolga al mio arrivo con un'umidità da far venire i reumatismi a un blocco di granito (la resistenza è inutile, verrete surgelati).
Me ne accorgo dal fatto che le mie piante adottive (che non sono mie né so a chi appartengano ma sono arrivate nel mio ufficio chiedendo asilo politico e non mi sono sentito di rifiutarglielo) inizino a mettere foglie nuove, e che attorno a una delle due si verifichi una costante e inspiegabile moria di moscerini che dovrebbe ormai aver seriamente intaccato la popolazione mondiale degli stessi.
Me ne accorgo dal fatto che metà dei miei colleghi se ne vadano in giro sbracciati come se facesse caldo (a prescindere dal fatto che no, non fa caldo) e gli altri arrivino con più maglie addosso di quante ne servirebbero ad affrontare l'inverno (nucleare) e se le tolgano una alla volta man mano che matura la convinzione che no, non fa caldo ma non fa neanche tutto questo freddo.
Me ne accorgo perché le mie mani hanno superato la fase di disgelo e stanno ricoprendosi nuovamente di pelliccia(!). (E no, questa non intendo spiegarla.)
Me ne accorgo perché mi rendo conto che il momento di andare a Bellaria si avvicina e quest'anno la mia organizzazione è nulla, visto che ancora non so bene quando potrò partire e quanto potrò restare (dettaglio, questo, che in realtà c'entra molto poco con l'accorgersi che è Primavera e decisamente tanto con il ricordarsi che dovrò fare i salti mortali -__-).
Me ne accorgo, soprattutto, per il generale senso di apatia che mi attanaglia finendo per farmi impiegare il doppio del tempo per fare cose che normalmente finirei in un attimo, non tanto perché mi ci voglia di più a farle quanto perché nicchio tremendamente prima di iniziare, perdendomi in una miriade di altre cosette che potrebbero tranquillamente aspettare o essere del tutto ignorate.
Insomma, è Primavera.
Passerà anche questa.

lunedì 4 maggio 2009

Underworld - la ribellione dei Lycans

Questo è un film che dà delle risposte, ma fa nascere degli interrogativi.
Il primo è «ma perché "lycans" col plurale all'inglese?»; il secondo... be', a dire il vero il secondo non nasce esattamente da questo film ma si limita a rinnovarsi, e restare di diritto nell'olimpo delle grandi domande senza risposta: «Ma a che cavolo servono i prequel?», altrimenti detta «Ma che gusto c'è a vedere un film se so già quello che succederà dopo e a grandi linee so già anche quello che sto per vedere, visto che mi è stato raccontato nei film precedenti?»
L'unica cosa più inutile, a parer mio, sono quelli che definisco "inquel", ovvero i film ambientati durante un film precedente, che erano diventati una mania pochi anni fa (vedi ad esempio "Tarzan 2" o "Bambi e il Principe della Foresta").

Detto questo, devo essere onesto e ammettere che questo terzo/primo capitolo di Underworld non è male, e in effetti l'ho nettamente preferito al secondo, un po' troppo confuso e convoluto per i miei gusti (e per dirlo io...). È inutile, sì (un mio amico lo ha definito uno "one-time movie", ovvero un film che vedi una volta ed è sufficiente, e non mi sento di dargli torto anche se, dal mio punto di vista, vale un po' per tutti i film visto che di rado mi capita di riguardarne uno), ma è un'inutilità fatta abbastanza bene, discreta per passare un po' di tempo.
La trama non è niente che valga la pena raccontare in dettaglio, perché in realtà si riassume in poche parole: è la storia di Lucien, il primo dei lycan (vale a dire i licantropi veri e propri, perché prima di lui c'erano solo uomini lupo privi di qualunque caratteristica umana, e incapaci di trasformarsi), del suo amore con Sonia, la figlia del signore dei vampiri e suo "padrone", e di quella che sarà, appunto, la ribellione dei lycan. Una storia che, come già detto, era già piuttosto nota a chiunque avesse visto i primi due Underworld, e che quindi non riserva grandi sorprese alla fine dei conti.
Ci sono ottime scene d'azione, begli effetti speciali (i lupi mannari sono realizzati infinitamente meglio rispetto ai capitoli precedenti), acrobazie quanto basta e una trama certo non pregna (non lei, almeno...) ma interessante quanto basta.

Un ultimo, doppio interrogativo che mi rimane, è come riesca Lucien a vestirsi di tutto punto nel bel mezzo della battaglia finale, quando all'inizio di questa è nudo come un verme (non solo non capisco come abbia trovato il tempo di mettersi i vestiti... non capisco neanche, e soprattutto, dove li abbia trovati!), e soprattutto come sia possibile che neanche dieci minuti dopo l'inizio di detta battaglia, che avviene di notte, ci sia il sole alto in cielo... mah!

sabato 2 maggio 2009

Il Mai Nato

A volte non c'è nessun bisogno di andarsi a cercare dei film di nicchia per potersi "godere" un horror raffazzonato e pieno di buchi nella trama.
È decisamente questo il caso de "Il mai nato" ("The Unborn"), la storia di una ragazza che improvvisamente inizia a essere perseguitata da sogni e visioni di un inquietante bambino.
Va detto, a onor del vero, che il bambino è inquietante sul serio, ma la parte horror del film si basa soprattutto sugli autobus (vale a dire sulla comparsa improvvisa sullo schermo di qualcosa di inatteso, accompagnata da relativo effetto sonoro, che fa sì saltare dalla sedia ma per l'apparizione in sé e non per cosa appare, in condizioni simili anche un coniglietto bianco con musetto tenero fa prendere un accidente) e ben poco sulla paura motivata.
La protagonista dei film si rivolge a un'amica che è (o si suppone sia) in qualche modo appassionata di occulto, e che in concreto non l'aiuta in alcun modo.
Qualche tempo dopo, a seguito di uno strano fenomeno (le sue iridi castane iniziano a diventare azzurre) si reca da un medico e scopre così di essere una gemella, solo che suo fratello è morto in utero, strangolato da uno dei cordoni ombelicali, come le rivela suo padre.
La ragazza cerca tra gli oggetti lasciati da sua madre (suicidatasi poco dopo la sua nascita) e scopre dei riferimenti a una sopravvissuta dell'olocausto che si trova in una casa di riposo, nonché una foto di sua madre incinta con il bambino delle sue visioni riflesso in uno specchio. Va quindi a trovare l'anziana donna che dapprima è cortese, poi la manda via appena vede la foto, poi la richiama in piena notte per dirle che ha cambiato idea e vuole parlarle.
Ne viene fuori che la vecchia è sua nonna e che anche lei aveva un gemello, morto nel campo di concentramento a seguito di esperimenti nientemeno che del dottor Mengele. Per qualche ragione il corpo di suo fratello era poi stato posseduto da uno spirito di qualche genere, di cui lei era comunque riuscita (non si sa come) a sbarazzarsi.
Lo spirito però si era ormai incaponito a voler tornare sulla terra, e di conseguenza... di conseguenza boh, in effetti. A quanto viene detto aveva tentato di tornare al mondo incarnandosi nel gemello della protagonista, cosa che non gli è riuscita perché questo è morto, e avrebbe poi perseguitato la madre di questa spingendola al suicidio ("avrebbe", perché la cosa è ben poco chiara in realtà).
Per farla breve, il mostriciattolo, che è più che evidentemente già capace di impadronirsi di qualunque corpo voglia minaccia e poi uccide l'amica della protagonista e la nonna della protagonista senza alcuna vera ragione, mentre quest'ultima riesce a farsi organizzare una specie di esorcismo interforze (con un rabbino, un prete e numerose persone che non si capisce chi e che cosa siano, incluso il suo ragazzo) che risulta abbastanza fallimentare. Lo spirito si manifesta e fa una strage, infine si impossessa del ragazzo ma lei, con l'aiuto del rabbino, riesce a esorcizzarlo... ammazzando il poveretto nel processo.
Non è molto sorprendente scoprire alla fine che il motivo per cui la persecuzione è iniziata è che la ragazza è incinta di (sorpresa!) due gemelli.
E qui sorge spontanea la domanda... che cavolo di motivo aveva lo spirito di romperle le balle se tutto quello di cui aveva bisogno era lasciarla partorire in pace e impossessarsi di uno dei gemelli?
E comunque che cavolo di motivo aveva di volersi impossessare di uno dei gemelli se già era in grado di incarnarsi in chi gli pareva e piaceva?
E che motivo c'era di mettere in mezzo Mengele e gli esperimenti per cambiare il colore degli occhi, visto che comunque non c'entrano un benemerito accidente con la vicenda in sé?
E poi perché la ragazza continuava ad avere incubi a occhi aperti a base di formiche giganti?
Io non ne ho idea, e non sono neanche sicuro di volermene fare una.
L'unica nota positiva, e che questo pasticciaccio mi ha dato l'idea per un racconto che prima o poi scriverò... e che non parlerà di gemelli e spiriti che possono incarnarsi ma fanno tutto il possibile perché qualcuno glielo impedisca...! :P