martedì 28 aprile 2009

Le grandi domande senza risposta

Ma che senso ha telefonare a qualcuno per chiedergli UNA data se poi neanche si presta attenzione e/o ce la si segna e bisogna richiamarlo cinque minuti dopo per chiedergliela di nuovo?

domenica 26 aprile 2009

In ogni caso, è colpa di Fed


Prima di commentare, prendetevela con Fed ^__-

venerdì 24 aprile 2009

VAULTS 2008

È stato pubblicato il volume antologico VAULTS 2008, contenente i venti racconti selezionati per la pubblicazione nell'omonimo concorso, incluso il mio Cenerentola.
Ovviamente, me ne sono già comprato una copia. Cérto sarei stato più contento se le spese di spedizione non fossero state praticamente pari al costo del libro. @___@

mercoledì 22 aprile 2009

Versi d'Orrore

Mentre la domanda di questi giorni è come io sia riuscito a superare le eliminatorie di un concorso con un racconto su tre presentati (la domanda non è perché ne sia passato solo uno, ma come sia umanamente possibile che sia passato quello, che era di gran lunga il più scarso dei tre ed era stato buttato dentro tanto per fare numero...) si è aperto il concorso "Versi d'Orrore", dedicato a poesie horror.
Se qualcuno volesse cimentarsi, trova il bando qui

domenica 19 aprile 2009

Prey - la caccia [al fesso] è aperta

Questo film racconta la storia di tre poveri (e sfortunati) leoni affamati, due maschi e una femmina, che vengono disturbati nel loro pacifico angolo di savana da uno stupido ragazzino a cui scappa la cacca (in viaggio lì con sua sorella maggiore e la loro giovane matrigna) e un ranger che possiede un fucile ma non ha la benché minima idea di come lo si usi.
Giustamente, i nostri decidono di mangiarseli, ma sfortunatamente riescono a prendere solo il ranger, che è sì bello cicciotto ma non sufficiente a sfamarli. Di conseguenza rivolgono le loro attenzioni alla jeep dove sono rifugiati gli altri idioti, purtroppo però non hanno un apriscatole e devono rassegnarsi ad attendere che siano loro a uscire, contando sul fatto che comunque non se ne andranno da nessuna parte visto che le chiavi le aveva il ranger/pranzo.
In realtà dopo un po' il leone maschio decide di saltare sul tetto della jeep tanto per provare, ma quando scopre che la sua sola presenza è sufficiente a far sì che il parabrezza si crepi e sia sul punto di infrangersi, si vergogna dell'eccessiva facilità della cosa e se ne va.
Gli idioti all'interno, intanto, stanno morendo di sete, perché erano troppo idioti per portarsi dietro più di una mezza bottiglia d'acqua. La notte però scoppia un temporale, che permetterebbe loro di riempire la bottiglia restandosene tranquillamente al sicuro. Dato che però loro sono idioti, aprono lo sportello e si mettono a bere con le mani.
I leoni, ovviamente pregustano la cena (anche se un po' bagnata) ma un fulmine colpisce un albero lì vicino e li mette in fuga, poverini. -__-
Al mattino, i leoni organizzano una trappola come si deve. Piazzate le chiavi della jeep in bella vista (devono avercele messe loro, perché sono in un punto dove proprio non c'è modo che possano essere arrivate da sole) si mettono fuori vista e aspettano. La matrigna infatti viene fuori e va a prendere le chiavi. Sfortunatamente, la leonessa calcola male il balzo e si spalma contro la jeep invece di andare addosso alla donna, che così riesce a mettere in moto l'auto. Tuttavia, resta pur sempre un'idiota: parte in quarta pur avendo il parabrezza crepato e la visibilità quasi nulla, si rifiuta di rallentare, sterza a casaccio e poi si lamenta di non riuscire a controllare la jeep (sfido io!) e finisce giù da un terrapieno, incapace di ripartire.
Con un sospiro tipo "ma questa è proprio cretina!", i leoni si spostano e attendono.
Dopo qualche tempo, le due cretine sentono passare un elicottero ed escono dall'auto per sbracciarsi (l'elicottero è da tutt'altra parte e non è realisticamente possibile che le veda, ma loro sono cretine per cui non ci fanno caso). Una delle leonesse salta loro addosso ma viene colpita al volo da una fucilata: due bracconieri.
Questi, che secondo ogni logica a giudicare dal loro comportamento dovrebbero essere peggio dei leoni, invece si dimostrano molto cortesi. Pur non capendo un tubo di cosa dicano loro le due deficienti, uno dei due ne accompagna una a prendere dell'acqua presso un distante laghetto (distante all'andata, al ritorno sono due passi) e si occupa perfino di procurarle qualcosa per portarla alla jeep, visto che la demente non si è neanche degnata di prendere la bottiglia prima di avviarsi.
I leoni ne approfittano per papparsi l'altro bracconiere, che non si capisce bene come sia sopravvissuto fino a quel momento se gli bastano dieci minuti da solo per farsi ammazzare (ed è pure armato).
Dopo che la cretina numero uno è tornata in auto (rompendo anche uno dei due recipienti d'acqua nel farlo), il bracconiere numero due se ne va non si sa dove a fare non si sa cosa. Ritorna in piena notte inseguito da un leone ed entra in auto. Il leone, a questo punto decisamente stufo del fair play, rompe il parabrezza senza tanti complimenti e se lo mangia, ignorando però i tre deficienti perché altrimenti sa che non gli pagano la giornata sul set.
Passa il tempo, le uniche tre iene diurne del mondo si sbranano quel che resta del bracconiere mentre i deficienti in auto osservano, poi scappano via e i tre si domandano cosa mai le avrà fatte scappare (non so... i leoni? Toh, sì, erano i leoni, che strano!)
Ma dall'hotel arrivano infine i soccorsi: il padre della famigliola e un grande cacciatore che è scemo quanto tutti e quattro messi assieme.
Questi trovano i resti del ranger, poi vedono la jeep e la cretina che si sbraccia di nuovo avendo sentito il motore dell'auto in arrivo, ma si guarda molto bene dall'avvisare i soccorritori della presenza dei leoni. I soccorritori in questione corrono a piedi verso la jeep (a questo punto tanto valeva che facessero andare loro verso la loro macchina funzionante... lo scopo di andarli a prendere quale sarebbe se poi comunque bisogna tornare indietro?)
La leonessa cerca di non perdere l'occasione e papparsi il maritino, purtroppo però il cacciatore le spara mentre salta (chissà perché per sparare a un leone pare tocchi aspettare che stia saltando... sarà per questo che il ranger si è fatto mangiare? Perché la leonessa non ha saltato?), ma se non altro subito dopo si lascia sbranare dal maschio, ormai decisamente incavolato considerata la lunga astinenza che vede nel suo futuro...
Il soccorritore sopravvissuto corre verso l'auto, ma il leone lo raggiunge e i tre cretini dentro non sono capaci di aprire lo sportello, per cui lui è costretto a infilarsi sotto. Il leone cerca di prenderlo (senza metterci troppo impegno, a dire il vero), e la gran cretina pensa bene di risolvere la situazione facendo saltare in aria la macchina dopo aver fatto fuggire gli altri e attirato dentro il leone, che aspetta cortesemente sul sedile di dietro fino a quando lei non è riuscita ad accendere l'accendino e a lanciarlo prima di provare ad assalirla.
Boom, fine dei poveri leoni (anche se in realtà nella scena dell'auto in fiamme è sovrapposta non l'immagine di un leone che sta esplodendo ma di uno che se ne sta beatamente lì a passeggiare nel fuoco senza neanche un pelo smosso della criniera...).

Ora... sono quasi sicuro che in realtà non volesse essere proprio questo il punto di vista del film, e che forse l'idea era raccontare la storia della famigliola di idioti, ma è veramente difficile non inquadrare i leoni come le uniche creature intelligenti dell'intera pellicola (includerei, al massimo, le iene, nonostante soffrano evidentemente di jet lag), dato che tutti gli altri fanno una stupidaggine dietro l'altra senza soluzione alcuna di continuità. Guardandolo così, dal punto di vista felino, il film migliora almeno un po'. Resta però, purtroppo, abbastanza noioso. Il pathos è pressoché nullo, e le rare volte in cui c'è un attimo di tensione (regolarmente causata dallo stupido comportamento umano) non ci si emoziona più di tanto, perché più che sperare che i leoni non siano nei paraggi ci si augura sinceramente che ci siano e la facciano finita con quei rimbambiti.

Reeker - tra la vita e la morte

Dopo un film con vampiri che non erano vampiri, e uno con ragni che per lo più non c'erano, mi sembrava il caso di darmi all'horror "di cassetta", dal quale potevo attendemi un po' di ammazzamenti vari senza troppi pensieri.
C'è però da dire che anche questo film si è rivelato molto diverso da quello che mi aspettavo, anche se in questa particolare occasione non si può dire che sia stato un male, dato che temevo peggio.
La storia è abbastanza semplice. Un gruppo di ragazzi, per lo più sconosciuti, si riunisce per un viaggio in auto verso un rave party, che non raggiungerà mai. Restano infatti senza benzina di fronte a una stazione di servizio vuota e abbandonata (sebbene vi fossero passati poco prima trovandola decisamente popolata), trovandosi costretti a passare lì la notte. Tutti i telefoni, cellulari compresi, sono fuori uso e le radio non riescono a ricevere nulla.
La nottata si rivela tutt'altro che tranquilla, sia per le inquietanti (ma apparentemente innocue) apparizioni di persone che a rigor di logica dovrebbero essere morte (uno è letteralmente tagliato a metà all'altezza del bacino), ma che invece parlano e si muovono con nonchalance, sia per una misteriosa figura in nero che appare e scompare come un fantasma, emana un fetore di morte e, soprattutto, inizia a uccidere uno a uno i poveri protagonisti con bizzarri strumenti, senza mostrare particolari preferenze.
Per gli amanti del genere è evidente come si tratti di un classico horror in stile "Nightmare", il che non è un male perché se ne trovano pochi di questi tempi, ma sembra (e sottolineo il "sembra") avere una grossa pecca, ovvero il fatto che non esista uno straccio di spiegazione per quello che sta accadendo, apparentemente senza alcuna logica. Chi sarebbe la figura in nero? Chi sono i "fantasmi"? E più in generale: che cavolo succede?
Sono in effetti arrivato agli ultimi minuti del film dicendomi proprio questo: sì, sarebbe un "bel" film di stampo classico se solo esistesse una ragione, ma così è un'occasione sprecata.
Invece no, perché la spiegazione arriva proprio in quegli ultimi minuti, e sebbene sia indiscutibilmente un artificio già usato in passato da altri film (vedasi ad esempio Soul Survivor), dà un senso a tutta la serie degli eventi visti fino a quel momento, giustificando l'intera visione.
Non sto qui a dare i dettagli, casomai qualcuno volesse guardare il film (anzi ho già detto fin troppo), ma devo dire che ho apprezzato il finale e di conseguenza anche il film in sé, di certo molto migliore di quanto mi aspettassi (ovviamente entro i limiti della categoria).

sabato 18 aprile 2009

Film del Sabato

Anche questo Sabato mi sono ritrovato particolarmente svogliato e, nonostante le varie cose da fare al PC e il Capitolo 3 da finire, mi sono guardato un paio di film.
Ho cominciato con:

Perfect Creature
Un film che doveva essere una cosa e invece era un'altra.
La descrizione che ne avevo avuto non assomiglia alla trama, ma questo ci sta anche in fin dei conti. Ci sta meno che il film inizi mostrando e leggendo ad alta voce una serie di informazioni riassumibile in "In un mondo simile al nostro, esperimenti genetici hanno portato alla nascita di una razza di uomini superiori, La Fratellanza, che ha sempre vissuto in pace con gli umani, fino a quando è nato qualcuno disposto a rischiare la pace per cambiare il mondo."
Ora... niente di tutto questo è vero.
I "Fratelli", che in termini pratici sono una sorta di vampiri (se si esclude il fatto che non sono dei non morti, sono molto più vampiri di quelli di Twilight) sono nati a causa di un virus, e mai in tutto il film si menziona il fatto che questo fosse derivato da esperimenti genetici (in realtà viene più volte detto tutt'altro). Il tipo menzionato nell'ultima parte, Edgar, non è "disposto a rischiare la pace", è semplicemente impazzito a seguito di un esperimento (questo sì tale) per far nascere altri Fratelli, dato che da tempo non ne nascono più (cosa che non sembrerebbe un gran problema, visto che non muoiono comunque, e dunque non è che rischino l'estinzione...), e non sta esattamente cercando di cambiare il mondo, quanto piuttosto di infettare chiunque gli capiti a tiro, inclusa una poliziotta di cui suo fratello (effettivo) Silius si è innamorato.
Questa non è l'unica contraddizione del film, che in più occasioni lascia abbastanza basiti per la carenza di informazioni (la sensazione è quella tipica del "qui mi manca qualcosa") e le affermazioni illogiche (ad esempio Silius afferma che i Fratelli come razza siano nati cento anni prima, ma il prologo del film è ambientato proprio cento anni prima e ce n'erano già di adulti... se si considera che Silius ha più di cent'anni e ne dimostra meno di quaranta... è evidente che erano già in giro da un bel po'). Soprattutto, si fa un gran parlare di come La Fratellanza serva gli umani (che in cambio donano volontariamente il sangue per il loro nutrimento), ma in cosa consista questo servire è un bel mistero, visto che in concreto i vampirozzi vengono serviti e riveriti, quasi adorati dalla popolazione, e tutto hanno fuorché un atteggiamento servile nei confronti degli umani. Mah!
Il film, comunque, non è orrendo, ma è abbastanza noioso e poco coeso, anche se ha indubbiamente il vantaggio di avere dei vampiri che sembrano vampiri (ma ufficialmente non lo sono, per cui... mah!)
Piccola nota, sono stranamente riuscito a trovare qualcuno che ha le iridi estremamente simili alle mie, cosa credo poco comune (questa qui sotto è sua, non mia).


La visione è proseguita con:

The Invasion of The Spiders
Il titolo originale di questo film è "Spiders 2", il che fa pensare che esista uno "Spiders (1)", ma soprattutto fa pensare in generale, specie a quale sia l'utilità di sostituire un titolo in inglese con un altro titolo in inglese.
Per buona parte del film, comunque, viene il dubbio che quel "2" si riferisca al tempo sullo schermo (in minuti) dei ragni, perché passano tre quarti buoni di pellicola prima che questi abbiano veramente un ruolo attivo. Per il resto compaiono in tre fotogrammi scarsi, uno all'inizio e gli altri dopo oltre quaranta minuti di film!
Il film, idiota, vede una coppia fare naufragio (il loro piccolo yacht si piega di lato e affonda nell'arco di un minuto, credevo solo le barchette giocattolo potessero fare cose del genere) e venire salvata da uno strano cargo, a bordo del quale un dottore sta facendo esperimenti con dei ragni cercando di trovare un modo di trasferire all'uomo la loro immunità alle malattie umane (che forse avranno in quanto non sono umani? Mah!)
Il dottore in questione ha con sé una discreta quantità di ragni delle dimensioni di piccoli elefanti - e mai in nessun punto del film viene spiegato come possano esistere questi ultimi - nonché la sgradevole abitudine di usare esseri umani come incubatrici viventi per ulteriori ragni (cosa che non si capisce cosa abbia a che vedere con la sua ricerca, in realtà).
Il film è stupido, dicevo, ma molto educativo. Ad esempio insegna che:

  • nella ricetta dei fagioli col bacon non è previsto l'uso del bacon
  • la febbre causa sogni premonitori
  • i ragni urlano
  • se si spara a un ragno gigante con un mitra, il ragno esplode
  • se si butta una granata in bocca a un ragno, invece, gli esplode solo la testa, ma con un simpaticissimo effetto a fungo di colore verde
  • ingigantire un ragno non ingigantisce le sue filiere: i fili di tela sono sottili come quelli normali
  • se un ragno deposita le uova nel corpo di un umano, la cosa si può risolvere con un antidoto
  • un ragno in grado di sollevare di peso un umano medio, non riesce a ribaltare (né a spingere) un tavolo da ping pong in piedi sul lato corto

Come è vero che non si finisce mai di imparare...!

sabato 11 aprile 2009

Masters of Horror - Parte II

Come avevo annunciato tempo fa, nel post in cui avevo iniziato a commentare questa serie, torno a parlare di Masters of Horror, che ho finalmente avuto l'occasione di finire di guardare.
Bando ai preamboli, dunque, ed ecco i commenti rimasti.

STAGIONE I
Ep. 11 - Strada per la morte
Diretto da Larry Cohen. Due serial killer si contendono una vittima. Noioso.

Ep. 12 - La terribile storia di Haeckel
Diretto da tale John McNaughton, che proprio non so chi sia.
La cosa curiosa di questo episodio è che non ha quasi niente a che vedere con la sinossi che ne viene fornita.
Un uomo, che ha appena perso la moglie, si reca da una negromante perché questa la riporti in vita. La negromante cerca di dissuaderlo dal suo proposito, e per questo gli racconta una storia (la storia di tale Haeckel, appunto) di negromanzia.
Alla fine della fiera, non si vede alcuna ragione logica del perché la donna voglia dissuadere il vedovo, e la storia in sé, per quanto effettivamente terribile, altresì non sembra avere molto a che fare con il caso in questione (sì, parla di morti e negromanzia, ma in circostanze decisamente diverse).

STAGIONE II
Ep. 1 - Discordia
Diretto da Tobe Hooper, ispirato a non so bene quale racconto di Ambrose Bierce, è la storia di una strana energia che rende aggressiva la gente e uccide fisicamente alcune persone in un film decisamente inutile e privo di mordente, con un finale che si può a malapena definire tale.
La cosa che mi è rimasta più impressa è la sequenza iniziale in cui la madre del protagonista porta a tavola una torta di compleanno quando la cena in realtà è appena iniziata e tutti hanno a malapena addentato la loro costoletta (il che la dice lunga su quanto fosse interessante il resto...)

Ep. 3 - V di Vampiro
Diretto da Ernest Dickerson (altro sconosciuto per quanto mi riguarda, ho scoperto solo a posteriori che è il regista di Heroes e altri serial) è una storia raffazzonata di vampiri. Non mi è piaciuto un granché, ed è pieno di errori di logica a livello di trama.

Ep. 4 - Rumori e tenebre
Diretto da tal Brad Anderson (altro emerito sconosciuto, e non credo di aver visto nessun suo film).
Sebbene i rumori siano effettivamente centrali alla vicenda, le tenebre non c'entrano assolutamente nulla. È la storia di un uomo che sembra avere ciclicamente episodi in cui il suo udito si acuisce oltremisura (in maniera alquanto strana, a dire il vero, perché sembra che senta alcuni suoni ma altri no, e dubito sia tanto una scelta quanto una cattiva realizzazione). La cosa lo porterà alla follia, il film porterà gli spettatori alla noia perché è veramente tempo sprecato guardarlo.

Ep. 7 - Contro natura
Diretto da Joe Dante, è un film abbastanza interessante ma che avrebbe potuto essere realizzato meglio. Il fulcro della vicenda è un misterioso morbo che colpisce la popolazione di sesso maschile e il cui effetto è quello di spingere gli infetti a uccidere la restante popolazione, quella femminile vale a dire.

Ep. 8 - La Bestia
Diretto da Mick Garris. Il titolo originale, Valerie on the stairs ha un senso, quello italiano no. Ad ogni modo si tratta di una storia abbastanza visionaria di uno scrittore e una donna misteriosa, passabile ma anche dimenticabile.

Ep. 9 - Dal coma con vendetta
Diretto da Rob Schmidt (e chi è? Boh!), questo episodio dal titolo a dir poco orribile (l'inglese "Right to die" era forse meno immediato, ma almeno era correttamente formulato a livello grammaticale...) riguarda l'orribile vendetta perpetrata dallo spirito di una donna in coma ma prossima a morire. Una vendetta che inizialmente appare ingiustificata e di cui solo alla fine viene rivelata la ragione. Un espediente che sarebbe risultato interessante se fosse stato realizzato in maniera decente, ma che purtroppo perde parecchio del suo mordente perché l'omissione delle informazioni necessarie viene fatta in maniera molto raffazzonata e poco corretta nei confronti dello spettatore.

Ep. 10 - Il gusto della paura
Diretto da Tom Holland, ma non posso prendermela con lui per il fatto che si tratti di una malriuscita imitazione di It, dato che è tratto da un racconto di tal Bentley Little.
La storia ha dei presupposti abbastanza ridicoli e un finale privo di senso logico. Parla di un gelataio ritardato che torna dalla morte per vendicarsi dei ragazzi che hanno causato con uno scherzo malriuscito l'incidente in cui ha perso la vita (nonché di un ragazzo che non c'entrava assolutamente niente e si era rifiutato di aiutarli).

Ep. 11 - Il gatto nero
Diretto da Stuart Gordon, è una strana versione de Il Gatto Nero di Edgar Allan Poe, con protagonista lo stesso Poe. Il film non è un granché, e sembra più che altro voler presentare tutte le possibili citazioni di racconti di Poe infilandole senza logica né necessità nella trama. Interessante l'uso di una tonalità smorta, quasi seppia, per tutta la pellicola con solo alcuni colori (il rosso del sangue, il verde degli occhi del gatto) pienamente vividi. Peccato sia essenzialmente l'unica cosa positiva dell'intero episodio.

Ep. 12 - Il Cannibale
Diretto da tale Peter Medak, è quasi una parodia horror, in merito a un gruppo di cannibali che traggono ispirazione da George Washington e farebbero di tutto per mantenere segreta questa sconosciuta inclinazione del loro fondatore. Nel complesso un'emerita idiozia.

lunedì 6 aprile 2009

Appello per l'Abruzzo

Riporto qui l'appello di Matty che non aveva senso lasciare nei commenti.
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Stanotte alle 3 e 30 il mio letto ha tremato, l'armadio di fronte a me sembrava volesse cadermi addossi, i libri sono caduti dalla libreria....e abito a Pescara, una delle zone dove il terremoto è stato meno intenso. Ho passato la notte a consolare mia figlia di 4 anni che non la smetteva più di piangere e stamattina sono stato attaccato al cellulare con la speranza di contattare i miei amici che vivono all'Aquila.
Il risultato è che su 9..7 non hanno più una casa, tutti e nove sono terrorizzati, tutti e 9 hanno parenti senza casa o feriti gravemenete.
VI PREGO CON TUTTO IL CUORE DI AIUTARE L'ABRUZZO E GLI ABRUZZESI.
NON DIMENTICATECI
DONATE IL SANGUE O INVIATE COPERTE E CIBO ALLA CROCE ROSSA O CONTATTATE LA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE VICINO A VOI.
LA SALUTAZIONE NELLE PARTI PIU' INTERNE DELL'ABRUZZO E' DA SCENARIO APOCALITTICO E LA SITUAZIONE DI MORTI E FERITI E' DESTIANATA A CRESCERE
FATE QUALSIASI COSA CHE E' NELLE VOSTRE POSSIBILITA'...QUALSIASI COSA MA VI PREGO FATELA!

La Croce Rossa Italiana lancia "un appello di emergenza a livello nazionale, chiedendo a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo".

Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E' anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri all'indirizzo: [www.cri.it]

domenica 5 aprile 2009

Sessantacinque

Il racconto "Sognerai di me" si è classificato sessantacinquesimo dei 102 racconti in gara per il concorso "Buonanotte e Sogni d'Horror". Un risultato sinceramente un po' deludente, perché in tutta onestà credo che il racconto meritasse un po' di più, specie in confronto ad altri in posizioni ben più alte. Comunque sia, non si può avere tutto dalla vita. ^__^
Inutile sottolineare quanto faccia 6+5, vero? :P

venerdì 3 aprile 2009

Esperimenti

Sebbene io e la grafica (come pure io e il disegno) viviamo in mondi paralleli, di tanto in tanto mi cimento in qualche esperimento di modellazione 3D, solitamente con scopi ben precisi in mente.

Il 90% delle volte ottengo solo delle emerite schifezze che distruggo (giustappunto schifato) cancellandone ogni traccia.

Qualche volta invece mi vengono fuori delle cose pseudo-decenti, come in questo caso:



In realtà ho ancora qualche problemino con le braccia e sono anni luce lontano dalla realizzazione delle mani, ma nel complesso mi pare accettabile, che ne dite? ^__^

P.S: Se qualcuno si stesse domandando cosa voglia essere il coso qui sopra, gli consiglio di leggere qui.