domenica 1 marzo 2009

La Scienza del Disordine

Come accennavo qualche tempo fa nelle "25 cose a caso su di me", in fatto di ordine (e non solo, in effetti) io sono una persona equilibrata, ma, poiché sono uno squilibrato, il mio concetto di equilibrio non è tanto quello di stare nel mezzo quanto quello di sbilanciarmi in egual misura verso i due opposti.
Vale a dire che per alcune cose sono di una precisione certosina, per altre sono il caos personificato.
Quest'ultima cosa la si può dedurre facilmente dalla mia scrivania, sia di casa che in ufficio, che è sempre sommersa di carte disposte in maniera apparentemente casuale (a onor del vero, la mia scrivania di casa è per oltre l'80% sommersa di carte e libri di mia sorella, ma quello che rimane è coperto dalle mie), laddove, come spesso accade, si tratta comunque di un disordine del tutto personale nel quale io comunque so sempre con precisione dove si trova cosa e perché si trovi lì e non altrove.
Quando però si tratta di cose che non mi appartengono, o che devono essere accessibili anche ad altri, lì si scatena la mia mania dell'ordine, e non c'è dettaglio che sfugga a un'attenta classificazione, che sia alfabetica, numerica, di categoria o, più spesso, tutte queste cose assieme.
Questo si riflette, in concreto, anche nel mio rapporto con ciò che ho attorno. Se una cosa non è mia e di mia esclusiva proprietà, anche ammesso di doverla prendere/usare/muovere, alla fine la lascio sempre esattamente com'era quando l'ho trovata. Ripeto spesso e volentieri che se lascerò una traccia del mio passaggio nel mondo, non sarà per le cose che ho spostato.
A me non sembra che questo concetto sia particolarmente maniacale... voglio dire, se qualcuno ha messo una data cosa in un dato posto, presumibilmente ci sarà una ragione: devo usarla, lo faccio, ma poi la rimetto dove stava. Questo però pare applicarsi solo a una ristretta quantità di esponenti del genere umano, e non sembra ci sia verso di renderla universale.
Nel mio caso, apprezzerei moltissimo che venisse messa in pratica nei miei confronti, ma non succede mai.
Quando lavoravo al centralino, avevo l'incubo della porta: le persone entravano e regolarmente o lasciavano la porta aperta, quando era chiusa, o la chiudevano senza che nessuno avesse chiesto loro di farlo.
Ero arrivato al punto di mettere un cartello "SIETE PREGATI DI LASCIARE LA PORTA COME LA TROVATE", ma con scarsi risultati. Qualcuno arrivava a dirmi "E vabbe', come faccio a ricordarmi come l'ho trovata?"
No, chiariamo. Non è che devi "ricordartelo"... la apri, entri (o esci), la chiudi. Penso che tua memoria a breve termine non sia così a breve termine da non farti rendere conto che hai appena aperto una porta chiusa, o sbaglio?
Posso anche capire quando invece la porta era aperta in partenza e poteva venire qualche dubbio... ma io avevo un bel fermaporta di quelli che si piazzano sotto e ancorano letteralmente la porta al pavimento. Quindi... cerchi di chiudere la porta, incontri una notevole resistenza, non ti viene il dubbio che forse non si debba chiudere?
No, lì invece scattava il "Ma non riesco a chiuderla, c'è il fermaporta."
"E proprio perché tu non possa riuscire a chiuderla sta lì!"

Ora che ho cambiato ufficio, i problemi sono cambiati a loro volta. La porta è quasi sempre aperta e nessuno in genere tenta di chiuderla, il che mi sta bene.
In cambio ci sono la finestra e le carte.
La signora delle pulizie, ogni santa mattina dall'inizio della primavera in poi, mi fa trovare la finestra aperta.
Non è che venga a fare altro nella mia stanza, come dimostrano ampiamente le due dita di polvere su tutte le superfici piane. No, apre la finestra e se ne va.
Se il tempo è bello va tutto bene. Se c'è vento o, non sia mai, si scatena un temporale prima del mio arrivo, vi lascio immaginare i risultati.
Anzi, no, ce n'è uno inimmaginabile: se la stanza mi si allaga causa pioggia, lei arriva e si lamenta perché deve raccogliere l'acqua. Come se la finestra l'avessi aperta io!
Poi, quelle rare volte che si ricorda perchè è "delle pulizie", arriva e mi mette a soqquadro la scrivania. Prende tutte le mie carte, le raduna in delle bellissime pile, e... No, non spolvera, se ne va. Qualche volta passa uno straccio bagnato sul ripiano (che per fortuna non è molto polveroso, visto che c'erano sopra le carte), ma è accidentale.
Fatto sta che tutti i documenti che io tenevo in bella evidenza per delle ottime ragioni, mi finiscono sotto altre carte che mai mi sognerei di andare a toccare, e incartamenti urgenti vengono regolarmente dimenticati finché qualcuno non mi viene a chiedere se li ho completati (e lì non solo tocca correre per finirli, tocca pure fare la caccia al tesoro per ritrovarli!)
Ormai il mio ufficio è pieno di bigliettini adesivi del tipo "Non aprire", "Non spostare", "Non nascondere"...

A casa, le cose non vanno molto meglio.
Fortunatamente le cose mie vengono in genere abbastanza rispettate, ma quelle di uso comune sono una tragedia.
L'inizio della mia giornata tipo, dopo le dovute abluzioni, è: entra in salotto, prendi il bicchiere dal tavolo e riportalo in cucina, recupera la scatola dei corn flakes (adesso ho ripreso a mangiarli anche io dopo aver esaurito la scorta di panettoni, per cui mi serve, ma fino a poco fa si trattava di rimetterla al suo posto), prendi le forbici dal tavolo della cucina e rimettile nel mobile da cui sono uscite, poi chiudilo visto che comunque era aperto. Questo seguito nel corso della giornata da, in ordine variabile: "chiudi il mobile della cucina", "chiudi il mobile del bagno", "tappa la bottiglia del detersivo", "rimetti a posto il sifone della doccia" e così via.
Questo per le cose che posso fare. Poi ci sono quelle che proprio non si possono neanche prendere in considerazione, tipo togliere dal tavolo le cose lasciate lì per poter poi apparecchiare la tavola.
Mai provarci!
Dovunque le si metta, sarà sempre, regolarmente il posto sbagliato. Anche se era quello giusto il giorno prima, anche se è l'unico posto in tutta la casa dove sia ancora possibile mettere qualcosa, è sbagliato, non si discute. D'altra parte, se le cose restano lì e aspetto che le rimetta via la diretta interessata, ho sbagliato comunque perché avrei potuto farlo da solo.
E poi l'ultima, la goccia, la cosa che davvero mi fa impazzire: la bottiglia dell'alcol.
Io non sopporto l'odore dell'alcol. Non lo reggo. Quando sono costretto, per qualunque ragione, a usarlo, devo farlo in apnea e allontanarmi prima possibile, altrimenti mi vengono i conati.
Nonostante questo mia sorella lo sappia benissimo, lascia sempre e comunque la bottiglia dell'alcol aperta nel mio bagno.
E io sempre e comunque la chiudo.
E lei sempre e comunque si lamenta perché avvito troppo il tappo, e mi urla contro perché dovrei avvitarlo di meno (a prescindere dal fatto che io non lo avvito, ce lo poggio e basta...).
Nella sua personale scienza del disordine, l'idea che, se il tappo lo rimettesse lei e se lo avvitasse quanto serve, il problema non si porrebbe neppure, non è minimamente contemplata.

5 commenti:

Matty ha detto...

Fino alla metà del post...tutto bene, da quel punto in poi ...come dire.....si forse non è normalissimo. Se to consola anche i grandi geni erano disordinati...

Fed Zeppelin ha detto...

Miiii, sta cosa della prota fa impazzire anche me: pare che a casa mia ci sia una specie di particolare pregiudizio verso le porte chiuse. Per il resto ahimè devo ammettere di essere più simile a tua sorella... pesò dato un problema come quello che hai nei confronti dell'alcol non mi sognerei mai di lasciare la bottiglia aperta!

CMT ha detto...

Ma infatti per il resto a me starebbe anche bene, della serie: nessuno mi obbliga ad andare in giro a chiudere mobili (salvo la non remota probabilità di sbatterci contro la zucca o uno stinco, ma questo è un altro discorso...)

Sean MacMalcom ha detto...

Se ti può consolare... dove lavoravo prima i tizi delle pulizie non solo ordinavano senza alcuna ragione le scrivanie, ma anche gettavano in maniera assolutamente random delle cose presenti su di esse (spesso disfacendosi di appunti veramente importanti e che mai sarebbero apparsi come cartaccia da buttare via!! @.@)

CMT ha detto...

LOL! No, la nostra invece recupera cose che tu hai buttato con la ferma convinzione che tu debba averlo fatto per sbaglio... ^__^;;