venerdì 13 marzo 2009

L'omino del sale

C'è una teoria che viene spesso fuori nelle conversazioni con mia sorella, e che non manco mai di diffondere ad amici e conoscenti, ma che non ho mai realmente reso "pubblica", per cui ho deciso di approfittarne quest'oggi, in un attimo di tempo libero...

Avete mai notato come i prodotti che hanno qualcosa in meno rispetto ai loro omologhi, in genere costino di più?
Ad esempio, le caramelle senza zucchero, le confetture con meno zucchero, il prosciutto senza polisfosfati, i cibi senza grassi o coltivati senza pesticidi chimici, e così via.
Ammetto che nella maggioranza dei casi esiste, o è possibile formulare, una spiegazione, vuoi perché lo zucchero va sostituito con dolcificanti più costosi, vuoi perché i polifosfati richiedono meno processi di conservazione o quel che sia, vuoi perché i pesticidi chimici sono in effetti un sistema meno costoso e/o che permette di salvare maggiori quantità di prodotto... qualcosa alla fine c'è.
Però... una cosa proprio continua a non tornarmi... I crackers non salati in superficie!
Semplicemente, sono identici a quelli salati, manca solo il sale sopra. Di sicuro non è sostituito da altro, neppure da un maggiore impasto visto che parliamo di cosa, 3 grammi? Non richiede particolari processi di produzione, non riduce la vita media dei cracker, non... niente, devono solo non metterci il sale!

Ergo, la teoria... In realtà tutti i crackers vengono prodotti con il sale sopra, e la differenza di costo è lo stipendio dell'omino che lo rimuove un granello alla volta da quelli che vanno venduti senza! ^_____^

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ricordo ai tempi delle elementari un mio compagno di classe che di prassi leccava il cracker con fare pacioccoso e sorridente ti diceva poi: "Vuoi?"
Che sia lui quello che pagano?

CMT ha detto...

Yuk! Spero proprio di no! @___@

Sean MacMalcom ha detto...

AHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAAH!!! =)))