lunedì 13 luglio 2009

Imago Mortis

Era da molto tempo che volevo guardare questo film.
Ora l'ho fatto.
E mi sto ancora domandando il perché.

Vi spiego di che si tratta...
Bruno è un ragazzo che frequenta una scuola di cinematografia, o qualcosa del genere. I suoi genitori e sua sorella (o fratello, boh!) sono morti di recente in un incidente e lui ora vive con sua nonna (quando non è periodo di scuola) e ha difficoltà economiche.
Sia chiaro, il novanta per cento di queste informazioni è del tutto irrilevante ai fini della trama, salvo il dettaglio delle difficoltà economiche che, comunque, è solo un po' meno irrilevante.
Per aiutarsi a pagare la retta, Bruno lavora all'archivio della scuola. Qui subentrano le difficoltà economiche, che lui chiama in causa quando chiede di poter lavorare lì. Piccolo dettaglio: ci lavorava già prima dell'incidente, in realtà chiede di poter tornare a lavorare lì, e non si capisce cosa dovrebbe impedirglielo a prescindere... mah!
Senza una vera ragione, Bruno inizia ad avere delle visioni di un ragazzo morto che gli indica qualcosa. Il qualcosa è un film che riprende l'interno di una grotta, dove Bruno decide di recarsi assieme alla sua (scettica) ragazza.
Qui trovano una cassa che contiene uno strano strumento composto da una bizzarra pseudo-macchina fotografica e una specie di elmetto che sembra (e in pratica è) uno strumento di tortura. Lui li fotografa e poi nasconde la cassa sotto il letto, dopodiché ha la felice idea di presentare la foto come suo lavoro per un progetto scolastico.
Il preside della scuola, Olynsky, va subito da lui e gli intima di restituire il "tanatoscopio", ma la cassa è scomparsa da sotto il letto.
Veniamo così a scoprire che lo stranno aggeggio serve a...
- tenere spalancati gli occhi di una povera vittima costringendola a fissare un qualcosa
- uccidere la vittima fracassandole il cranio e simultaneamente cavarle gli occhi
- tramite un complesso procedimento, recuperare dalla retina della vittima l'ultima immagine che ha visto e imprimerla su una lastra di vetro.
Scopo? Nessuno.
Viene detto che si tratta dell'invenzione di un certo nonmeloricorderòmai e che ha poi aperto la strada alla fotografia moderna e bla bla bla.
Fatto sta che a quanto pare tutti gli "anziani" della scuola sanno del tanatoscopio e un tempo ce l'avevano loro, condividono dunque questo gran segreto che... niente, in realtà basta che Bruno vada a chiedere alla contessa Orsini, una dei suddetti anziani, e lei gli spiega tutto candidamente: dopo aver trovato il tanatoscopio la prima volta, lei e gli altri avevano deciso di girare un film sulla vita del suo inventore. Nel farlo avevano genialmente deciso di usare il vero tanatoscopio ed erano così riusciti ad ammazzare la ragazza che recitava nel film, fidanzata del figlio di uno di loro (Astolfi). Quest'ultimo, per il dolore, aveva nascosto il tanatoscopio e poi si era ucciso, ed era lui il ragazzo apparso a Bruno.
Iniziate a vedere un intrico inutile e convoluto? Bene, anche io.
Dunque tutti vogliono il tanatoscopio e nessuno sa perché. Intanto qualcuno sembra aver iniziato a usarlo per uccidere della gente (due persone alla volta, pare), e per qualche motivo Bruno o si trova davanti i cadaveri o si sogna le loro morti.
Convinto che la colpa sia di Astolfi (che pare stesse tentando di ricostruire l'aggeggio infernale), Bruno ne parla con la Orsini e insinua che Olynsky sia un complice... peccato che mentre parla ce l'abbia proprio alle spalle.
Olynsky decide di screditarlo pubblicamente e indice una riunione di tutti gli studenti davanti ai quali... davanti ai quali essenzialmente dice "Come sapete a lui è morta la famiglia di recente, abbiate pazienza e trattatelo bene"!!!

Alla fine viene fuori che la colpevole è un'altra studentessa, istruita però da Olynsky, che sta cercando di riprodurre una "vera tanatografia", ovvero la tanatografia tratta dagli occhi di qualcuno che sta guardando una persona nel momento esatto in cui questa muore (state urlando "Che casino!"? Anche io).
La tipa cerca di usare come ultimi soggetti Bruno e la sua ragazza, ma viene impalata da Astolfi con un attizzatoio, poi lo stesso Astolfi indossa il tanatografo e fa promettere a Bruno di sviluppare l'immagine dopo che l'avrà usato.
Bruno lo fa, ottiene un'immagine della ragazza nelle cui pupille si vede il riflesso di Astolfi nelle cui pupille si vede il riflesso della ragazza nelle cui... be', avete capito.
Il fantasma del ragazzo riappare felice e contento (solo lui sa perché), Bruno e la sua ragazza lasciano la scuola felici e contenti (solo loro sanno perché), Olynsky e la Orsini si guardano la tanatografia felici e contenti (solo loro sanno perché), scorrono i titoli di coda e almeno per il fatto che il film è finito mi rendono felice e contento (chiunque può immaginare il perché).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Si ma tu ti vuoi male però!

Sul dunquizza lo so che tu sei avanti ;-)
e a propo di novità....annunciazione annunciazione.................ho comprato i connfleics!!!!
Mais e basta come cmt docet e ti dirò....so buoni :-)

Fed Zeppelin ha detto...

Secondo me Eli ha ragione: all'ennesima monnezza cinematografica che ti sei autoinflitto inizio a scorgere una vena nascosta di masochismo.

Valberici ha detto...

Facciano così..,prima di guardare il prossimo film contattami, io farò lo stesso...magari riusciamo ad evitarne qualcuno :D

CMT ha detto...

@Eli: e lo so che son buoni, sono anni che ne divoro ^__-

@Fed: sì però questa volta mi intrigava, non ero partito sapendo che fosse una schifezza -__-
In cambio ieri sera ho visto Wolfhound, un film decente ma con un coprotagonista adorabile, una volpe volante (nel senso di pipistrello), un amore! ^___^

@Valberici: potrebbe essere un'idea, in realtà ho già in programma una schifezza conclamata per Domenica prossima "Blood Monkey" :D

sauron era un bravo artigiano ha detto...

hei, non può essere brutto. L'hanno girato a torino. Quindi *deve* essere un bel film. vero?vero?

no, eh?

Accidenti, il campanilismo mi frega sempre

CMT ha detto...

@sauron: in realtà ad averla prima l'informazione (prima dei titoli di coda, vale a dire) mi sarei proprio risparmiato di vederlo (non per Torino, perché italiano in generale).
Comunque nel film si vede UN solo edificio, quindi anche se l'avessero girato sotto casa mia sarebbe cambiato ben poco :D