venerdì 3 settembre 2010

L'arte della fuffa

È più forte di me, io non riesco a riempire pagine di niente come tanti grandi romanzieri. Ci provo anche, sì, ma tutto congiura contro di me, incluso me stesso.
Sto lavorando al mio nuovo romanzo e avevo intenzione di rimpolparlo con qualcosa che andasse un po' oltre gli eventi fondamentali (fuffa, insomma), anche se in realtà non è così importante perché si prevede già più lungo del precedente.
Ma no, non è per me.
Il primo capitolo in cui avrei dovuto farlo, l'ho scritto come se avessi avuto una pistola alla tempia. C'era solo una piccolissima informazione là dentro che serviva davvero, avrei potuto esaurirla in un paragrafo e ho faticato molto, moltissimo a non farlo (con risultati che dubito siano eccelsi, peraltro).
Poi c'era un ulteriore capitolo che era perfino più inutile. Conteneva informazioni in retrospettiva che non erano necessarie, e qualche nota di colore che si sarebbe potuta tranquillamente rimuovere senza problemi. Era anche un capitolo leggero, per cui l'ho scritto senza sudarci sette camicie, ho inserito dettagli tanto per fare scena e l'ho chiuso con l'unica battuta che avrebbe dovuto poi avere un minimo di seguito nel resto.
Questo quello che credevo.
Invece no, perché va a finire che le informazioni "inutili" date in quel capitolo sono invece fondamentali per spiegare un evento che va a verificarsi dieci capitoli dopo, e che neanche avevo previsto in quei termini: ho semplicemente guardato il puzzle e ho scoperto che quel pezzo si incastrava lì perfettamente senza la minima forzatura. Tutto per un capitolo che avrebbe dovuto essere di fuffa.
C'è poco da fare, non ci sono tagliato.

3 commenti:

Valberici ha detto...

Meglio così, i libri dopotutto non si comprano un tanto al chilo. ;)
Ricordati di farmi sapere quando il romanzo sarà disponibile :)

CMT ha detto...

Considerato che devo ancora scrivere 21 capitoli solo per finire la prima stesura... ce ne vorrà di tempo ^_^;

Valberici ha detto...

Ma io sono paziente ;)