Come ogni Sabato di STICCON, io sono il primo ad arrivare in sala, con la maggioranza degli altri intenti a riprendersi dalla Kobayashy. In realtà non ho guardato i turni (non che lo faccia mai, io sto lì a prescindere di solito) e decido di vedere se debba esserci qualcun altro... in effetti sì, Angelo. Angelo? Angelo che faceva il master alla Kobayashy ieri? E che ha fatto lui i turni? ...
Ovviamente, laddove un po' alla volta arrivano quasi tutti gli altri, Angelo proprio no. In effetti anche Matteo e Camilla arrivano tardino, ma principalmente perché il loro albergo è lontano e si sono trovati a uscire sotto il diluvio...!
Non arriva tardi, invece, Gisella, nonostante sia akkobayata (neologismo creato involontariamente da lei stessa per sintetizzare "assonnata per colpa della Kobayashy").
Che i palloncini siano la principale attrattiva delle nostre parti lo sapevamo già, ma ne avremo la certezza questa mattina, quando più o meno chiunque verrà a chiedercene o anche solo a prenderseli mentre Alessandra li gonfia (sì, tra questi anche un paio di bambini). Splendida la scena del rappresentante di Yavin4 tutto in nero e pronto ad arbitrare il trivial di Star Wars... con un palloncino blu legato al polso.
L'attività principale della mattina è... cercare di pubblicizzare i pranzi di comitato di Star Trek e Star Wars che si terranno, appunto, a pranzo. In realtà il primo è già al completo, ma il secondo è quasi vuoto, il che è un problema, visto che in realtà si tratta di un unico, grande gioco di comitato, anche se i giocatori questo lo scopriranno solo al momento di partire. In teoria, quale momento migliore per pubblicizzare un comitato di Star Wars che durante un trivial di Star Wars?
Be', in teoria, appunto. Fatto sta che, a parte che nella realtà il Trivial sforerà abbondantemente i tempi previsti, i giocatori si dichiarano troppo spompati per poter anche solo pensare di iscriversi. Alla fine, dei fan di SW se ne iscriverà uno... e proprio quello finirà per trovarsi teletrasportato nella parte Star Trek del gioco.
Comunque sia, il gioco si riempie, tanto che io, offertomi per fare numero, cedo il posto e vado a pranzo col resto dello staff della sala giochi... uhm... solo che parte dello staff è fuori, parte è impegnato col comitato... in sostanza siamo in tre, e iniziamo ad accogliere ospiti al tavolo facendo sparire il cartello "riservato", dato che lo spazio abbonda. Siamo comunque vicini ai tavoli occupati dal gioco e abbiamo modo di commentare i vari spostamenti che si succedono da quelle parti, nonché di ricevere commenti a caldo sugli sviluppi della faccenda.
Nel pomeriggio, come sempre, ci sono le esibizioni degli ospiti che... che boh, perché in realtà io me ne sto giù ai divanetti a chiacchierare e neanche ci penso.
A un certo punto Camilla propone di giocare a qualcosa. Visto il grande entusiasmo che questo suscita in Matteo e Domenico, ci mettiamo a fare una partita a due ad Arvicole, terminata la quale raduniamo qualche altro giocatore e tiriamo fuori il Cluedo Trek creato da Camilla stessa, con delle pedine carinissime che dimentico perà di fotografare.
Coinvolgiamo anche no dei genitori di stanza al Baby Club con la prole, Emiliano, che si lascia convincere pur non avendo mai giocato a Cluedo... e vince, lasciandoci con un palmo di naso.
Nel frattempo sta iniziando il Trivial di Harry Potter, e i giocatori vengono a intimarci poco carinamente di fare silenzio, neanche stessimo facendo chissà che. Abbiamo comunque finito la partita, per cui sbaracchiamo, ma pensando i peggio improperi, specie quando, non contenti, vengono anche a chiudere la porta del Baby Club, praticamente chiudendoci dentro (ma per poco, davvero per poco...). Perfino gli appassionati del Lego di Star Wars il giorno prima erano stati molto, molto più educati, e loro, dopotutto, stavano tenendo una conferenza proprio dietro il nostro tavolo di gioco!
Intanto (potenza del Karma) arriva un gruppo di persone che inizia a giocare a Zot! (la versione Trek di Bang! realizzata da Angelo Strazzella) e nel contempo inizia il previsto gioco di comitato nell'ambientazione della Guida Galattica per Autostoppisti. Direi "ben vi sta", ma in realtà sono gli altri che non riescono a capire niente per il chiasso che fanno quelli del trivial...
Io faccio vari giri al piano di sopra, un po' per sgranchirmi, un po' per le pause bar che non mancano mai (cappuccino, signori, cappuccino) e un po' perché ho voglia di comprarmi qualche gadget. Punterei a un TARDIS, giacché quest'anno quello e il Dalek la fanno da padroni su tutti gli stand, ma per lo più sono cose enormi o inutili (bagno schiuma, perle da bagno dentro un dalek, modellini giganteschi). La cosa più accettabile è un portachiavi a forma di TARDIS con tanto di torcia, solo che non me lo porterei mai dietro, perciò a che scopo prenderlo?
L'illuminazione arriverà più in là quando, quasi sul punto di comprare un altro portachiavi sempre a forma di TARDIS ma stilizzato e piatto, più maneggevole, vedo la signora dietro il bancone elencare a qualcun altro i vari colori di... ma che sono... realizzo che si tratta di spilline a forma di Dalek, e mi pare di capire che ce ne sia anche uno nero. Non c'è, anche se non sono io ad aver capito male ma la signora ad aver dichiarato nero un blu... che mi starebbe anche bene, ma intanto mi cade l'occhio su un'analoga spillina a TARDIS, che poco dopo inizia a ornare il mio portabadge.
Quando arriva la pausa cena, qualcuno ci informa che c'è una coda lunghissima sulle scale, perciò decidiamo di prendere l'ascensore... solo che l'ascensore non decide di prendere noi. Dopo una lunghissima attesa, quando finalmente le porte si aprono... l'ascensore è pieno e veniamo rimproverati per averlo chiamato mentre già era in moto... come dire... eh???
A un certo punto, mentre gli altri continuano ad attendere, io decido di sfidare la coda... che o non c'è mai stata o si è dissolta, perché sulle scale non incontro anima viva. Peccato intanto che il nostro tavolo sia scomparso, cosicché ci arrangiamo dividendoci tra i posti liberi di due tavoli in un angolo della sala. Questo mi dà l'occasione per conoscere qualche Ghostbuster e un fan di Star Wars sommamente deluso dall'attore che interpretava Darth Vader, ospite del giorno, che ha raggelato la sala chiedendo al pubblico di parlare di qualsiasi cosa fuorché Star Wars...!
La cena è forse il peggior pasto di questi giorni, niente di immangiabile ma il risotto è scotto e non sa di nulla (altri lo avranno completamente crudo, d'altra parte) e il secondo appena passabile. Non solo non ci sono patate, ma anche qualcuno che le chiede esplicitamente non riesce ad averle.
Il sabato sera è tipicamente dedicato alla sfilata dei costumi, preceduta dalla premiazione della Italcon. Questa ci interessa poco, quindi restiamo giù ai divanetti in attesa che la sfilata inizi. In realtà calcoliamo male i tempi e ci perdiamo il primo costume, vale a dire Luca, il colpevole della cena con delitto che nessuno ha accusato, con un costume ispirato ad Assassin's Creed... costume che non vedremo MAI dal vero, perché appena sfilato lui corre a cambiarsi essendo in gara anche con un altro costume. Peraltro vincerà uno dei premi per il primo e nessuno per il secondo.
A vincere il premio come gruppo sono i Ghostbusters, in effetti i miei preferiti, che se la vedono tra gli altri con una famiglia vulcaniana in gita scolastica che dopo un po' avrei trucidato: avevano dei libri che facevano luce quando si aprivano, e dopo essere passati sul palco si sono venuti a sedere proprio davanti a me, sparandomi più volte la luce in faccia...
A sfilata terminata, si smonta!
Un attimo... come si smonta? Ma non c'è un altro giorno di convention?
In effetti sì, ma quest'anno c'è stato un po' di, diciamo, caos con le prenotazioni, e la domenica la sala centrale verrà usata da un convegno di bancari, sfrattandoci per mezza giornata. Inutile dire che vanno tolte decorazioni e cartelli vari, almeno dalle sale che attraverseranno. Qualcuno si domanda che male possa esserci se i bancari vedono gli oggetti trek, visto che sanno che siamo lì. Io ipotizzo che il problema sia che potrebbero fregarceli, e la teoria prende piede. :-P
Comunque sia, dobbiamo togliere i cartelli della sala giochi dal primo piano, e quello è facile, dopodiché ci ritroviamo a dare una mano a spostare dei grossi pannelli con i volti di personaggi Trek che sono su un lato della sala centrale e vanno "nascosti" nell'area venditori. Area che, per inciso, ospita una scultura di Darth Vader e una di Boba Fett (quest'ultima pure autografata) che un paio di noi azzardano di poter intascare (OK, sono alte quasi un metro e pesano un accidente, quindi no, anche se non fossimo delle brave persone... col cavolo!). Un breve passaggio sul palco per nascondere le nostre scenografie e via, verso nuove e incredibili... no, verso il forno notturno dei bomboloni, che quando vede la sala giochi arrivare in massa quasi si spaventa (be', la tipa che era al banco, non il forno) perché gliene sono rimasti pochissimi. Per fortuna sono più che sufficienti per le nostre necessità, e ne avanza pure qualcuno per Rodrigo Araya che arriva lì giusto allora per fare scorte per una riunione extra-STICCON al Piccadilly (in realtà, con suo sommo stupore, ne trova solo sette).
Bene, si va a dormire. Forse. In realtà faccio un po' di zapping e mi ritrovo a guardare un (pessimo) horror che non avevo mai visto, pur conoscendone l'esistenza. A dire il vero è un trucco per cercare di non svegliarmi alle sette la mattina dopo, visto che non ho un granché da fare, ma, ahimé, non funzionerà.
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