La colazione del sabato mattina è un'odissea.
Siamo di nuovo al Piccadilly e, tra due distributori di bevande, la mia prima scelta è quello che deve avere il condotto del latte intasato, perché mi scodella un cappuccino che è essenzialmente caffè molto, molto allungato.
Quando me ne accorgo, al tavolo, torno a prenderne un altro al secondo distributore, ma nel frattempo Pierpaolo mi fa notare che anche il suo, preso da lì, non è affatto decente. In effetti, il gusto è orribile, anche se questa volta lo zucchero c'è, e finiremo per abbandonare il proposito di berlo, riproponendoci di prendere poi qualcosa di decente al bar della STICCON. Purtroppo il qualcosa si ridurrà per me al solo cappuccino, perché quando arrivo noto che i cornetti sono quelli avanzati dal giorno prima (e, peraltro, con la marmellata). Dopo sbucherà fuori un vassoio fresco di giornata... :-|
Stamattina ho addosso la maglietta ufficiale della Sala Giochi, e preannuncio a Pierpaolo che, prima che la giornata sia finita, qualcuno sicuramente mi chiederà come mai non si sia ristretta. A farlo sarà poi Federica, peccato che in quel momento Pierpaolo sarà altrove e non potrò pavoneggiarmi per le mie doti di preveggenza. :-(
Arrivato in convention, sono sorpreso di trovare Angelo già lì (e in effetti ero preoccupato che la sala sarebbe rimasta chiusa, non credo di averlo mai visto così presto al centro di sabato mattina). Visto che la sala è coperta, ne approfittiamo per fare un giro degli stand dei venditori, dove Pierpaolo sta iniziando ad adocchiare dei possibili acquisti. Io, più che altro, guardo e basta, perché ben di rado compro qualcosa che vada al di là della spilletta (non perché quello che c'è in vendita non mi piaccia, tutt'altro, ma perché poi non saprei che cosa farmene).
Intanto c'è la troupe di RAI4 che si aggira per le sale, riprendendo e organizzando qualche intervista.
Io faccio anche il mio secondo passaggio alla pesca di beneficenza. Il primo mi era valso un mikado (no, non di quelli commestibili), una coppia di fumetti e un blocco note in materiale riciclabile (che solo dopo scoprirò includere anche una serie di post-it e segnalibri removibili, prevedendo perciò che verrà requisito da mia sorella appena tornerò a casa). Questo mi vale due copricuscini (che sono due premi separati, ci vuole abilità per certe cose) con stampate sopra delle mappe fantasy, che inizialmente penso siano della Terra di Mezzo, salvo poi constatare che così non è (cosa siano di preciso, al momento è ancora un mistero) e un boh (nel senso che proprio non riesco a ricordare cosa fosse).
Per lo staff è anche il momento di fare la foto con gli attori. Incredibilmente, quest'anno tra il momento in cui veniamo radunati e quello in cui la foto viene scattata passa meno di un minuto: è record! Incredibile anche il fatto che quest'anno (grazie Federica! ^_^) riuscirò perfino ad averla, la foto, oltre ad averla fatta.
A mezzogiorno è il momento del Pranzo di Comitato di Matteo, che quest'anno ha scritto una storia in un'ambientazione che, ormai è assodato, conoscono solamente lui e l'autore dei libri da cui è tratta. :-P
In ogni caso, il gioco procede spedito, con un plauso a Pierpaolo che interpreta il suo personaggio in modo encomiabile.
A me la sorte (ma non poi tanto, visto che alla fin fine me lo sono scelto quando i ruoli erano ancora tutti liberi) assegna un candidato imperatore con pochissime speranze di raggiungere il suo obiettivo, e in effetti non lo raggiungo (né, in sostanza, lo raggiunge qualcun altro, da quel punto di vista: le votazioni non incoronano nessuno).
A tavola mi insospettisce, e a ragione, l'assenza di un cucchiaino: quest'anno non c'è dessert per il pranzo, ma... una mela affettata (ma non sbucciata) e delle fragole, in un unico piatto per l'intero tavolo. È l'unica cosa di cui potrò onestamente lamentarmi per quel che riguarda i pasti di quest'anno.
Per compensare, decido di andare a farmi un giretto post-prandiale e prendermi un gelato, idea che non si rivelerà del tutto buona. Niente da ridire sul gelato, ma ci ricavo una goccia di cioccolato sulla maglietta (anche se all'altezza giusta per essere coperta dal badge la maggior parte del tempo), e uno scivolone quando accidentalmente metto il piede sul bordo rialzato di un'aiuola e, complice il fatto che tanto le pietre che lo compongono quanto le suole delle mie scarpe facciano ben poco attrito, finisco letteralmente di sedere per terra (ma salvo il gelato, olè!)
Quando rientriamo in convention, è già sul palco uno degli sceneggiatori del Dr. Who. Pierpaolo va in sala, io decido che per il momento farò un salto di sopra e lo raggiungerò in seguito, per assistere all'esibizione degli attori.
In sala non c'è sul momento grande attività. Discuto un po' con Daniele del gioco di carte di Yugi-oh (a cui però non mi convince a giocare) e di Magic, poi facciamo qualche partitella a Trekworms (io adoro quelle calamite, a prescindere dal gioco). Nel frattempo si unisce a noi un amico di Daniele e facciamo un paio di partite ad Alienàti, complice anche il fatto che mi viene richiesto di coprire la sala visto che gli altri hanno impegni vari.
Nel frattempo, arriva in sala un gruppetto di giocatori "autonomi" che inizia a giocare a un gioco di carte a me sinora ignoto, che mi si dice essere una "versione semplificata" di Magic. Dal poco che colgo della partita, a me sembra che sia una versione complicata, a dire il vero. O_o
Per quando finiamo la seconda partita, lo staff della sala si è un po' ripopolato, quindi torno giù come previsto, e assisto a una piccola parte dello spazio di Connor Trinneer. Pierpaolo, comunque, non lo vedo in giro.
Dopo un po' decido di tornare di sopra, non ho la lucidità mentale per seguire i discorsi dell'attore, e successivamente anche mio cugino mi raggiunge in sala, cosicché scopro che era andato in sala proiezioni (mi dice anche a guardare cosa, ma la mia memoria non arriva a tanto).
Tra non molto, comunque, tocca a me: ho in programma il gioco di comitato ambientato nel mondo di Anthuar, preceduto da una breve presentazione di Riflessi d'Ombra. Il gioco va bene, e fa venire a Camilla una gran voglia di leggere il libro, che male non fa. :-) Peccato che lo Shim Stonehand di turno riesca a sbagliare tutte le indagini e accusare chiunque tranne i veri colpevoli, ma sono cose che capitano. :-D
Chiudiamo i giochi in tempo per la cena a base di pesce (merluzzo gratinato, ma le patate non mancano), alla quale io e Pierpaolo facciamo seguire un'altra passeggiata serale, approfittandone anche per rifarci del bombolone post-koba mancato (e per riempirmi di zucchero a velo, credo che quei pantaloni ne porteranno le tracce a vita... :-|). Tornati alla base, decidiamo che per oggi si può anche chiudere la giornata. Pierpaolo resta ad attendermi fuori e io rientro solo perché ho da recuperare delle cose dallo sgabuzzino, di conseguenza, dopo essere passato dal bar a prendere una bottiglietta d'acqua, mi metto in cerca di Angelo per farmi prestare la chiave... solo che non lo trovo. Come giustamente sospettavo era in sala principale, solo che lo cercavo in tutt'altra posizione, così finisco per farmi tutto il giro del centro prima di trovare qualcuno che sappia dirmi dove guardare. Da lì, è facile, peccato che una volta su poggi la mia bottiglia pressoché intonsa su un tavolino e poi mi dimentichi di riprenderla uscendo. Me ne accorgo solo dopo aver restituito la chiave, e decisamente non ho alcuna voglia di andare a chiederla di nuovo, perciò amen!
Al Piccadilly sono in pieno party post-STICCON, ma l'essere sveglio praticamente da 42 ore per certi versi ha una sua utilità, e riuscirò a dormire più del solito.
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