Dopo aver saltato un'edizione per cause di forza maggiore (o, in effetti, di forza molto, molto minore se si considera che si trattava di un battesimo ^_^), quest'anno non mi sono fatto sfuggire l'occasione di partecipare alla LevanteCon, che nel frattempo continua a espandersi e inglobare sempre più eventi e manifestazioni (tra un po' occuperemo tutto l'hotel, camere incluse :-P)
Quest'anno, peraltro, non ero da solo, dato che per la prima volta ci sarebbe venuto anche Pierpaolo (mio cugino, da non confondersi con Pierpaolo, capitano della USS Nautilus, che sarebbe preoccupante se non ci fosse, invece). Dato che lui sarebbe venuto direttamente in auto, e memore del mio viaggio di andata dell'ultima volta (e ancor più memore di quello di ritorno, quattro ore passate ad attendere un autobus, ma questo è un altro discorso...) contavo che sarei stato già lì al suo arrivo.
In realtà... col cavolo...!!!
Fatto sta che arrivo a Bari, leggermente in ritardo perché l'autobus se la prende comoda, proseguo lungo quella che so essere la strada e... arteriosclerosi galoppante: non riesco a raccapezzarmi di dove dovrei svoltare. In realtà lo sapevo anche, dove dovevo svoltare, ma mi aspettavo un punto di riferimento che non riuscivo a trovare e ne trovavo uno che non ricordavo di dover trovare... sto invecchiando... -_-
Alla fine Pierpaolo mi ha telefonato per dirmi che era arrivato e si è ritrovato, ahilui, costretto a venirmi a recuperare mentre vagavo attorno al mio obiettivo come un cretino accaldato (cretino perché cretino, accaldato perché la giornata era incredibilmente calda, specie a confronto delle ultime, e io stavo fondendo nel mio giaccone pesante, che per fortuna ho poi potuto depositare nell'auto di Pierpaolo).
Così, arriviamo alla manifestazione. Dopo un passaggio obbligato alla toilette (invasa dai cosplayer) ci dirigiamo al banco dell'accettazione. Pierpaolo si registra, io indosso il mio badge della Nautilus... e trenta secondi dopo Pierpaolo (l'altro) me ne dà un altro nuovo (farò collezione).
La manifestazione è, come era prevedibile, più ampia dell'ultima volta che ci sono stato, e si è espansa anche in una sala che non avevo mai visto in precedenza, occupata per l'occasione dalla LevanteComics&Games (e invasa dai cosplayer).
Ovviamente, la prima cosa che ho fatto è stata cercare di salutare il maggior numero possibile di membri dell'equipaggio della Nautilus (quelli che conosco perlomeno) e togliermi la soddisfazione non da poco di presentare Pierpaolo a Pierpaolo (non sono cose che capitano tutti i giorni :-P). Mi sono anche informato dell'eventuale arrivo di Pia e Miriam di BraviAutori, ma tutti sapevano dirmi solo che erano passate il pomeriggio del Sabato (con tutto che io continuavo a dire che lo sapevo già) e non avevano notizie fresche. Il problema più grosso è che io non avevo idea di come fossero fatte loro, né loro di come fossi fatto io, per cui sapevo che se fossero arrivate avrei anche potuto incrociarle e non l'avrei mai saputo senza qualche conoscente comune a fare da intermediario. Io in effetti avevo il nome appeso al collo, ma nella folla dubito sarebbe stato un grande aiuto.
Dopo aver salutato i salutabili (alcuni li ho visti ma sono spariti prima che potessi raggiungerli o farmi notare, per cui ho dovuto rimandare) abbiamo fatto un primo giro di perlustrazione e fotografato qua e là le cose in esposizione, dalle opere di Riccardo Simone (lo Stargate, il martello di Thor, lo scudo di Capitan America, un cui gemello era in palio con la lotteria), ai vari modelli nella sala della scienza (lo shuttle estremamente dettagliato ma non solo), al modulo lunare funzionante, ai robottini un po' sacrificati in un angolo e a cui un maialino giallo rubava la scena, per finire ai banchetti degli sponsor, ricchi di materiale che sarebbe stato interessante comprare (se avessi avuto posto in casa per mettercelo). Molto belle in particolare una serie di tazze dei personaggi di fumetti e cartoni vari, dai Looney Toons ai Simpsons (che a me non piacciono ma le tazze erano comunque belle a vedersi) a una (UNA, come si è subito premurato di farci notare l'addetto al banco... una specie di minaccia velata) Jeeg, da cui Pierpaolo è stato quasi subito ispirato (da allora in poi non passavo una volta davanti al banco senza sbirciare e commentare con aria da cospiratore "La tazza di Jeeg c'è ancora").
Abbiamo più volte passato la sala convegni principale, stranamente quasi sempre vuota (magari si nascondevano tutti quando passavamo noi e facevano finta che in quel momento non ci fosse niente) e incrociato ogni genere di cosplayer (io ne avrò riconosciuti forse un paio dei personaggi da cui erano vestiti, molti me li ha dovuti spiegare Pierpaolo a cui "ne mancavano" meno, ma se non altro verso la fine ho dovuto chiarirne io uno a lui, il coniglio Frank di Donnie Darko, e mi sono sentito un po' meno fuori dal mondo :D)
Dopo un po' abbiamo deciso di dirgerci alla Sala Proiezioni per gustarci un episodio di Mazinga Z e il primo episodio di Mazinkaiser (il primo l'avevo già visto, il secondo no) interrogandoci sulle stranezze dei tagli fatti in Italia e sul perché Afrodite A in Mazinkaiser sia macrocefala.
A proiezioni finite, anche per riscaldarci un po' (la sala proiezioni era forse l'unica in cui l'aria condizionata faceva il suo lavoro con molta enfasi) abbiamo fatto un altro giro, approfittandone (io) per chiedere lumi sulla situazione di Pia e Miriam, ma nessuno sapeva niente.
Poco dopo abbiamo assistito a qualche prova di spettacolo dei cosplayer e alla premiazione del concorso di fumetto (con UNA sola partecipante che, stranamente, ha vinto) e illustrazione (qui da lontano il vincitore sembrava solo una macchia colorata... da vicino sembrava un disegno assieme a una macchia colorata).
Gran parte del resto della mattinata è trascorso esaminando l'esaminabile in dettaglio, ammirando i costumi in giro, passando ogni tanto alla toilette sempre più invasa dai cosplayer e prenotandoci per una partita di D&D per il pomeriggio. Mi sono anche prenotato mentalmente per chiedere al ragazzo dal volto verde che faceva parte della Tana dei Folletti (l'associazione ludica parte dell'organizzazione della manifestazione) se fosse un goblin, un orco, un elfo verde come diceva Pierpaolo (corroborato dal mio fratello rumeno Dan quando ha visto le foto) o magari solo un asparago, ma poi, chiaramente, non l'ho fatto e resterò a vita col dubbio.
Diopo un po' sono stato recuperato nella sala C&G (che sarebbe Comics&Games, non Gabbana che ha una relazione extra-Dolciugale) per avvisarmi che Pia e Miriam erano arrivate e mi stavano cercando (ai tavoli di gioco, ma io non ero ai tavoli... ero giusto lì davanti)... cosicché abbiamo infine potuto conoscerci e, nonostante la mia nota ritrosia a stare dalla parte sbagliata di una macchina fotografica (quella dove si trova l'obiettivo, vale a dire) ho addirittura sollecitato io stesso che l'evento venisse immortalato.
Abbiamo parlato un po', poi ci siamo salutati con un mio infelice "ci vediamo qui in giro" (non che avesse qualcosa di male il saluto in sé, è che puntualmente ha portato rogna e non ci siamo più incrociati).
Arrivata l'ora di pranzo, dopo esserci goduti un po' le sale ora semivuote, approfittando del mio badge con su scritto "STAFF" (e improvvidentemente non scritto "sì ma si fa per dire") che mi proteggeva dall'essere cacciato, ci siamo spostati verso il ristorante al piano di sopra per goderci il (tutt'altro che scarso e tutto sommato economico) pranzo: antipasti, primo, secondo... e il dolce ha un che di traumatico. I camerieri servono porzioni di torta, sostituendo le torte in questione man mano che finiscono... con altre diverse. Arrivati al nostro tavolo, hanno due porzioni due di meringata al limone che vengono immediatamente accaparrate dalle nostre dirimpettaie (Gabriella e... ehm... Manuela o Emanuela, non me lo ricorderò mai, comunque conoscenze della STICCON che non mi aspettavo di ritrovare qui), che fanno notare come noi fossimo rimasti senza... un secondo prima che venga presentata una torta al cioccolato che faceva ingrassare solo a guardarla troppo (e che non ho esitato un solo secondo a puntare). Sì, va poi detto che finita quella è comparsa una Sachertorte ancora più appetitosa, ma non si può avere tutto dalla vita...
Durante il pranzo non mancava l'occasione di vedere qualche cosplayer aggirarsi negli esterni dell'albergo dopo aver assodato che no, non poteva entrare durante la pausa pranzo.
Al rientro, dopo essere passati dalla toilette (invasa dai cosplayer) abbiamo fatto un altro giro e qualche foto del tipo "se non la facciamo ora che non c'è nessuno perché la sala è ancora chiusa possiamo beatamente scordarci di farla dopo", incluse le foto di gruppo della Nautilus. Non essendo del gruppo, Pierpaolo se ne è tenuto fuori. Poi si è iscritto, per cui tanto valeva prevenire, ma vabbe', sarà per il prossimo anno.
L'evento più eventuoso ed eventuale del primo pomeriggio era la sfilata dei cosplayer, ma c'era tempo e quindi abbiamo girellato un po', anche se ogni volta tornare nella sala era più difficile perché la gente aumentava. Abbiamo assistito all'arrivo di un pressoché perfetto Jack Sparrow (presidente della giuria del premio per il cosplay) con tanto di Will (che pareva il gemello di Orlando Bloom!), e ho anche tentato un'altra sortita alla toilette, ma stavolta l'invasione dei cosplayer era tale da impedire anche il minimo avvicinamento.
Ora... io sono più o meno abituato ai "cosplayer" dalla STICCON, ma lì sono per lo più focalizzati sulla fantascienza et similia, mentre qui c'erano moltissimi personaggi di cartoni animati, videogiochi e quant'altro, e abbiamo assistito anche a esibizioni piuttosto elaborate... per quanto possibile, perché c'era un mucchio di gente attorno a ogni lato del palco e bisognava lottare con la visibilità (e col caldo infernale amplificato dalla quantità di persone presenti). Mi sono fatto presente che la prossima volta dovrò portarmi dei paraorecchie, non per il caldo (anche perché farebbero effetto contrario :P) ma per salvare i miei poveri timpani da alcune note acute e dall'immancabile urlo o picco di volume occasionale.
A un certo punto la folla ha iniziato a sfollare (justamente) e la zona in cui eravamo è rimasta libera e con piena visuale. La prima cosa è durata solo fin quando non si è tramutata in un'area di parcheggio per guerriere Sailor. Più o meno allora abbiamo deciso di sganciarci e andare a vedere se fosse poi possibile giocare a D&D come da prenotazione. In realtà io ne ho approfittato prima per andare alla toilette (LIBERA: i cosplayer erano tutti nella sala!)
Abbiamo scoperto che eravamo solo noi due, il che impediva di giocare una partita nata per cinque, ma dopo un po' il gruppo si è formato, così ho potuto sedermi a un tavolo di D&D dopo anni e anni e anni (e credo per la mia prima volta in assoluto NON da Master O_o). La distribuzione alquanto random dei personaggi mi ha assegnato... quello che mi sarei scelto da solo se avessi avuto modo di farlo, una necromante individualista di nome Nemesia (che ho interpretato un tantino alla Saleria Lindir senza la parte schizofrenicosessuomane), che alla fine è pure riuscita a fare una buona azione per il mondo ottenendo in cambio di essere assalita da un vampiro, ma guarda tu, vai a far del bene...! Sì, MI SONO DIVERTITO, sia chiaro!
Tra l'altro ho avuto il piacere di conoscere la già menzionata Tana dei Folletti, non lontanissima da qui (a Bisceglie) ma comunque lontanissima per quel che mi riguarda.
Essendo già iniziata con un certo ritardo, la partita è durata abbastanza da essere l'ultima cosa che potevo permettermi di fare nella giornata, dovendo andare alla fermata dell'autobus (con un certo anticipo per non correre rischi...) Ho salutato al volo tutti i componenti della Nautilus che sono riuscito a incrociare o trovare facilmente (mi dispiace per quelli che invece non ho trovato, ma tanto ci rivedremo alla peggio tra un mese e mezzo), poi, previo passaggio all'auto, mi sono accomiatato da Pierpaolo (che è tornato dentro e si è comprato la tazza di Jeeg, ancora lì in barba alle minacce... :-P) e, non senza sbagliare svolta un'altra volta (ehm...) ho raggiunto senza problemi (nonostante un incidente lì vicino) la fermata, "abbordato" l'autobus poco dopo (era in anticipo) e fatto ritorno alla base, alquanto cotto ma anche alquanto soddisfatto.
In generale credo che, anche se forse qualcosa me la sono persa perché la confusione era parecchia, si sia trattato di una giornata molto ben riuscita (duemila e passa visitatori, credo che il cosplay abbia attirato parecchia gente extra peraltro). È un peccato che alcune cose fossero un po' sacrificate (lo spazio c'è ed è tanto, ma a momenti non bastava), ma del resto molte cose erano al loro esordio e il tempo per organizzarsi meglio c'è sempre.
OK, se avete letto fin qui... la prossima volta invece di leggere il mio report veniteci di persona!
Qualche foto, se avete voglia dell'impatto visivo:
http://www.facebook.com/album.php?aid=2110361&id=1538302603&l=93b58f105a