domenica 30 novembre 2008

E uno...

E sono partite le votazioni per il primo dei concorsi di scrittura, qui:

Club degli Scrittori


Per votare bisogna essere membri del forum, ma per leggere per quanto ne so basta entrare e guardare. ^_^

martedì 25 novembre 2008

Grafomania creativa

Che io sia grafomane è un dato di fatto da tempo immemore.
Che ogni tanto la mia grafomania non sia fine a sé stessa ma produca degli scritti fatti e finiti (loro, comunque, fini a sé stessi, ma non è rilevante) è meno noto ma altrettanto assodato.
Fatto sta che, nonostante ciò, il 2008 è il primo anno che mi ha realmente visto cimentarmi con dei concorsi letterari per vedere se le mie bizzarre produzioni potevano piacere anche a qualcuno che non fosse il loro creatore.

Il primo tentativo, c'è da dire, è andato piuttosto bene, con il quarto posto nel concorso "500 Gocce d'Inchiostro" (forse più di quanto quel raccontino meritasse).
Ora si avvicina il 30 Novembre e sarò in lizza in altri 3 o 4 concorsi con altrettanti racconti. Almeno due tra questi saranno peraltro esposti al pubblico ludibrio prima della proclamazione del vincitore, e votati (anche) dai lettori... sono curioso di conoscere le reazioni... decisamente più che di sapere il risultato...

lunedì 24 novembre 2008

Film da non guardare, Parte II: Shark Invasion

Quando ci si trova davanti a un film che in originale si chiamava "Raging Sharks" e in Italia è stato distribuito come "Shark Invasion", ci si dovrebbe iniziare a preoccupare fin da subito...
In effetti io ho iniziato, ma ormai ero lì davanti allo schermo...

Sul film in sé non c'è molto da dire.
Nel senso che anche volendo dire qualcosa si fatica a immaginarsi cosa.
La storia si apre con una specie di scontro tra due astronavi (leggasi "scontro" non come "battaglia" ma come "Deficiente! Chi ti ha dato la patente spaziale?!?"), con conseguente caduta di un qualche oggetto da una delle due. L'oggetto finisce sulla Terra, in mare, fine preambolo.

Cinque anni dopo (e fino alla fine del film, e anche dopo, non sono riuscito a capire il perché di questo lasso di tempo) una stazione sottomarina nota un'improvvisa concentrazione di squali in un punto in cui normalmente non ce n'erano. Per varie ragioni, la stazione si sgancia dai sistemi che ne permettono l'emersione, e l'equipaggio resta intrappolato negli abissi (si scoprirà poi che ha un minisub e sarebbe potuto uscire in qualunque momento, ma la cosa al momento è ignota, sia agli spettatori che, evidentemente, ai personaggi, visto che rimangono lì...).
Viene mandato un sommergibile in soccorso (si scoprirà poi che non può soccorrere niente e nessuno perché, contrariamente alla stazione, lui i minisub non ce li ha e non può in alcun modo trasbordare l'equipaggio...). In questo si trova lo scienziato responsabile della stazione, nonché marito di altra scienziata che invece è dentro la stazione (i nomi non li ricordo ma se anche si fossero chiamati Pino e Peppuccia non sarebbe cambiato nulla, tanto sono amorfi i personaggi del film). Proprio costui, assieme a un non meglio identificato agente di una qualche organizzazione che ha a che fare con gli oceani, raggiungono a nuoto la stazione, passando in mezzo agli squali con notevole rischio personale. Rischio, soprattutto, di scoppiare a ridere quando gli squali in questione cominciano a RUGGIRE...!!!
Notare che fin qui, comunque, gli squali ci sono ma sono pochini, tanto che i sommozzatori fanno beatamente il percorso sommergibile-stazione correndo sì dei rischi ma niente di così grave.
Nella stazione non succede un granché... qualche litigio, gente che non vuole uscire dalla stazione per aprire le riserve supplementari di ossigeno (geniale che si debbano aprire da fuori, non è vero?), cose così...
Quando poi il protagonista e il povero fesso di turno si decidono a uscire, e il primo viene attaccato e divorato dagli squali nonostante sia in un mini-mini-sub evidentemente inutile (anche perché il protagonista arriva dove doveva andare senza...), viene rinvenuto quello che evidentemente è lo strano oggetto alieno, cioè un contenitore pieno di simpatici cristalli arancioni.
Lo scienziato porta a bordo uno di questi cristalli e chiede a uno dei suoi di andare a esaminarlo.
Cito la scena in maniera il più possibile "testuale":
- "Pino" chiama lo scienziato per dirgli di esaminare il cristallo
- Lo scienziato sciende, gli dà un'occhiata di sfuggita e afferma di non sapere cos'è
(grazie tante che non lo sai, magari è per quello che dovresti esaminarlo, no?)
- Pino gli domanda se ha provato a farlo reagire col plutonio
(No, evidentemente non ha provato visto che è appena arrivato e neanche l'ha toccato il cristallo, ti pare?)
- Lo scienziato si illumina "Ma certo, il plutonio"
(No, scusa... "ma certo" uno strudel! Esattamente che senso ha questa cosa del plutonio? Cioè tu ogni volta che devi esaminare qualcosa che non sai cosa sia la fai reagire con del plutonio? Ma sei normale?)
Poco dopo, facendo "reagire il cristallo col plutonio" (che per qualche misteriosa ragione è un liquido conservato in un contenitore in cui io non mi fiderei a mettere dell'aceto per paura che me lo rompa...), lo scienziato determina che "è la fusione fredda".
Cérto. @_@
Questa cosa comunque non fa in tempo a dirla a nessuno, perché il più rompiscatole tra gli altri membri dell'equipaggio entra, lo uccide senza la benché minima ragione e fugge via col minisub.
Ora:
- uccidere il tipo e fuggire col minisub sono due cose completamente slegate, il tizio è nel laboratorio, non è neanche vicino a dove si trova il minisub, e ucciderlo, nella migliore delle ipotesi, è uno spreco di tempo e basta
- non ha assolutamente senso che il tizio fugga da solo con il minisub: quando viene inquadrato è più che evidente che dentro ci sarebbe posto per tutti (il che appunto solleva l'interrogativo: ma perché cavolo non se ne sono andati via subito, o alla peggio non appena è arrivato il sommergibile?), quindi l'azione da "fuga del bastardo che usa l'unico mezzo disponibile" perde un po' di mordente... O, meglio, lui è decisamente più bastardo che mai visto che potrebbe portare gli altri e non lo fa, ma gli altri sono dei cretini integrali a starsene ancora lì a perdere tempo, come si fa a dargli torto?
- comunque ormai gli squali ruggenti sono talmente tanti da affondare il minisub, fine della fuga

Ora... sorvolando sull'agente dell'organizzazione governativa che in realtà è della CIA ed è lì apposta per recuperare i cristalli che hanno sempre saputo essere lì ma non sapevano dove (sic!), sul fatto che alla fine muoiano praticamente tutti nei modi meno sensati (per lo più proprio per opera del suddetto agente) tranne Pino e Peppuccia... la scena finale ha veramente dell'orrido, con un'astronave che arriva all'improvviso e due alieni che scendono nell'acqua, recuperano i cristalli, fanno ciao ciao con la manina agli scienziati (che dopo verranno salvati in qualche modo dal sommergibile) e se ne vanno.
Sì... anche loro hanno aspettato CINQUE ANNI prima di andarsi a recuperare i loro cristalli.
Ah... e viene poi rivelato che gli squali erano lì per proteggere i cristalli.
Ovvio.
Come avevo fatto a non pensarci?

mercoledì 19 novembre 2008

"I segni del male"

Ogni tanto capita di guardare un film e arrivati più o meno a metà della sequenza iniziale dire "OK, ho capito come va a finire" (a me, sinceramente, capita fin troppo spesso, c'è gente che mi odia per questo ma io sono superiore e li ignoro :-P)
Ogni tanto capita che il film non finisca come si pensava che avrebbe fatto. E in genere, a meno che la pellicola in questione faccia talmente tanto schifo da non essere recuperabile, questa cosa me lo fa rivalutare.
È il caso de "I segni del male", che inizialmente avevo preso per il solito polpettone pseudoreligioso sul solito anticristo che arriva per causare la solita fine del mondo. A conti fatti non è che non lo sia, a dire il vero, però sul finale prende una piega inattesa che lo rende quantomeno interessante.
C'è da dire che arrivato a un certo punto del film ho cominciato ad essere pervaso dalla noia più assoluta. C'è un'intera porzione di quasi venti minuti che praticamente ho guardato con un occhio allo schermo e uno al giornale che stavo leggendo, senza che questo abbia minimamente inficiato la mia comprensione degli eventi. Come dire che se avessero tolto qualche pezzo qua e là, male non avrebbe fatto.

La trama del film è piuttosto lineare. La protagonista è un'ex religiosa che dopo aver perso marito e figlia in una tragedia (che definire assurda sarebbe l'eufemismo dell'anno, ma non assurda come in "un'assurda tragedia", proprio come in "ma che cavolo di assurdità!") ha perso anche la fede (questa qui doveva veramente seguire un corso su come tenere le cose sempre allo stesso posto per ritrovarle in seguito...) ed è diventata una sorta di scienziata che va a indagare sui presunti miracoli per sbugiardarli.
Le cose cambiano quando viene chiamata a indagare su un paesino il cui fiume sembra essere diventato di sangue, come nella prima delle piaghe bibliche. E in effetti le altre piaghe non tardano a manifestarsi: prima una pioggia di rane, poi un'improvvisa (e schifosa) apparizione di mosche e relative larve, e così via.
La colpa di tutto viene data a una bambina del posto, che dal canto suo fa praticamente di tutto per sembrare strana e inquietante (il bello è che non riuscirà mai ad esserlo tanto quanto nell'ultimissima frase che pronuncia con un tono assolutamente rassicurante, cosa che direi è del tutto voluta).
Alla fine, la protagonista si convince di essere stata mandata lì per uccidere la bambina, che dovrebbe essere in qualche modo un'incarnazione del demonio, e proprio quando sta per farlo... il film diventa improvvisamente decente. ^__^

Il film nel suo insieme, rivalutazione finale a parte, non è poi orribile, ma, come molti film del genere, è lento, a tratti noioso, e ha un'atmosfera cupa talmente forzata da essere più caricaturale che inquietante, salvo in poche sequenze. Non è brutto, insomma, ma avrebbe potuto essere fatto meglio.
Tuttavia il finale, sia quello generale, dopo la svolta, che quello inteso come ultima, ultima, ultima scena, lo rende degno di essere visto.